Il calcio che accoglie: la comunità per minori stranieri “Luna Rossa”, partecipa al progetto

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  23 ottobre 2023 19:12

Dal 2015, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, con il supporto del Settore Giovanile e Scolastico, sviluppa il progetto “Rete! Refugee Teams”, iniziativa rivolta ai ragazzi accolti nei progetti SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), nelle strutture di accoglienza, nelle Comunità di Alloggio e nelle Case Famiglia presenti in tutto il territorio nazionale, per promuovere e favorire l’interazione tra pari ed i processi di inclusione sociale e interculturale attraverso il calcio.

L’attività, che in 8 edizioni ha coinvolto oltre 6.000 minori stranieri, è finalizzata a utilizzare il calcio come strumento e veicolo educativo, formativo e di inclusione, promuovere comportamenti eticamente corretti attraverso l’educazione ai valori utilizzando l’attività sportiva come modello per la società civile, migliorare la comprensione dell'importanza dell'attività fisica e del suo impatto positivo sulla salute e sullo sviluppo sociale e creare un modello di integrazione.

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La comunità di Accoglienza per minori stranieri “Luna Rossa”, partecipa ormai da 4 anni a questo progetto, poiché considera il calcio uno strumento indispensabile per il benessere dei ragazzi e, in un contesto nazionale, diventa ancora piu’ coinvolgente! Quest’anno i ragazzi della comunità sono riusciti ad arrivare alle fasi interregionali e, nonostante le ultime sconfitte, si ritengono soddisfatti!

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Il progetto, organizzato dal coordinatore regionale di settore giovanile della Figc di Catanzaro, Massimo Costa, riscuote sempre un grande successo!

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Sono stati 15 i partecipanti di Luna Rossa, tutti di etnia diversa, accompagnati da 4 operatori sempre impeccabili e disponibili! Presente per alcuni di loro, anche la tutrice per minori non accompagnati, Dott. ssa Caterina Donato, sempre molto attenta a progetti e iniziative di sensibilizzazione e, non ha mai trascurato quella che sente come una propria responsabilità: l’impegno nel sociale.

“E’ importante contribuire a far crescere la sensibilità su questa tematica. Innanzitutto è indispensabile informare, sensibilizzare ed educare tutti, a partire dalle giovani generazioni affinché siano futuro strumento di promozione. Ed è per questo che ogni evento sportivo dovrebbe incontrare il sociale. Da tutrice e donna di sport, cerco sempre di impegnarmi al massimo affinché ciò che porto avanti con passione, non rimanga solo un semplice evento o progetto, ma qualcosa di più: momento di sensibilizzazione e riflessione. Sostenere i “miei” ragazzi nelle varie iniziative promosse dal territorio e rappresentarli, è per me momento di crescita personale e arricchimento interiore.  Ho sempre pensato che, anche uno straniero, deve essere accolto non come un “diverso” e solo abbassando il pregiudizio si potrà aumentare l’empatia e capire che ognuno ha un proprio vissuto, il più delle volte duro e molto complicato. Lo sport, elemento essenziale per la trasmissione di importanti valori, è indispensabile per l'integrazione, poichè ha la capacità di coinvolgere, trascinare e abbattere i pregiudizi. Allo stesso tempo, lo spirito competitivo permette momenti di svago, e di confronto nelle diverse capacità, di abbattere le differenze e superare i limiti”

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