Andrea Bressi, musicista ed esperto di tradizioni popolari che ha condotto un’importante ricerca sul campo sulle “corajisime” rudimentali pupattole rituali del periodo quaresimale ha rappresentato la Calabria e le sue tradizioni ad un convegno nazionale tenutosi lo scorso fine settimana a Molfetta, in Puglia.
Andrea, il noto cantastorie e polistrumentista catanzarese, impegnato da anni oltre che al recupero alla salvaguardia e diffusione di questa tradizione, dal 2016 è membro attivo e referente per la Calabria della Rete Nazionale Bambole Quaresima, un sodalizio di esperti e studiosi che condividono la passione per la ricerca e per la diffusione della millenaria usanza delle pupattole quaresimali.
Questi fantocci rituali che accomunano varie regioni del Sud Italia, sono stati oggetto della due giorni molfettese che ha permesso di riprendere il dialogo – confronto dei vari rappresentanti della Rete Bambole Quaresima, intrapreso una decina di anni fa e poi interrotto dal look-down. L'iniziativa "SENTINELLE DEL GRAN TEMPO" alla riscoperta delle "bambole Quaresima" tenutasi presso l’aula magna del Palazzo Vescovile di Molfetta, è stata una importante e preziosa occasione di confronto, di ritrovamenti e nuove conoscenze, di scambi e arricchimenti culturali e affettivi.
Il libero ricercatore Andrea Bressi, oltre a portare testimonianza della tradizione delle “corajisime” calabresi che come emerso nella sua documentazione in ogni località calabrese presentano delle peculiarità specifiche e caratteristiche, ha presentato un interessante “Viaggio Sonoro” da Carnevale a Pasqua. Una apprezzatissima immersione nei suoni e nei silenzi, nelle storie e nei canti quaresimali calabresi. Un ritmato e coinvolgente viaggio, alla riscoperta di particolari strumenti e i suoni tipici dei riti carnevaleschi, festa della baldoria, in antitesi con il silenzio, con i colori e con le lamentazioni quaresimali, e lo spargimento dei suoni con i crepitacoli della settima santa, che assieme ai tamburi a doppia bandoliera, accompagnano il rito di passaggio, dalla morte alla vita, che culmina con il suono festoso delle Campane, il ritmo dei tamburi nel giorno di Pasqua, e la ripresa delle chitarre battenti per suonare i canti augurali di questua.
Nel corso dell’iniziativa è stata inaugurata presso la nuova sede della associazione ospitante, una mostra di “corajisime”, “quarantane” “quaravesime” e “quaremme” di varie regioni.
La prima serata si è conclusa con la degustazione delle pietanze quaresimali molfettesi e lo scambio culturale dei canti della tradizione orale, e il rito, di mezza quaresima, della spezzata della pupa quaresimale inscenata dalla Compagnia Tradizioni Teatine dell’Abruzzo. Non sono mancati i momenti di convivialità e musica tradizionale, altro momento di unione e confronto delle delegazioni.
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