Consulenze da oltre 12 milioni di euro nel 2020 per Calabria Lavoro. Una somma giudicata "rilevante" nella requisitoria del procuratore regionale della Corte dei Conti in occasione del giudizio di parifica del rendiconto 2020 della Regione. L'ente strumentale pur se ha effettuato l'operazione di stabilizzazione a tempo pieno di 287 lavoratori (azione su cui peraltro il sindacato CSA-Cisal chiede conto della delibera di Giunta originaria e che comporta una spesa di 5,1 milioni di euro LEGGI QUI), è sì riuscito a diminuire il numero dei consulenti ma non i relativi costi.
"Il costo delle consulenze stesse è cresciuto: si è passati da € 10.738.889,00 del 2017 a € 12.151.119,14 del 2020", si legge all'interno della requisitoria.
A seguito dell'istruttoria con la Corte dei Conti, 'Calabria lavoro' ha risposto: "Le stesse variano in
ragione dei progetti affidati a questo Ente”. È stato fornito un elenco delle consulenze del 2020, che attengono quasi interamente al progetto di potenziamento dei centri per l’impiego". Peccato però che, sempre dalla lettura del documento, i giudici contabili siano convinti che "non emerge il reale contributo fornito nella elaborazione del piano da parte di “Calabria Lavoro”, che pure ha sostenuto ingenti spese
consulenziali per programmare la valorizzazione dei centri per l’impiego".
La conclusione fa riferimento alla delibera di Giunta dello scorso agosto in cui è stato approvato il piano di potenziamento dei Cpi, in cui si legge: " “Il Piano prevede consistenti investimenti per l’ammodernamento dei servizi per l’impiego regionali sia dal punto di vista di nuove professionalità da inserire negli organici che di potenziamento infrastrutturale delle sedi e della strumentazione necessaria. Alla redazione del complesso atto di programmazione hanno contributo Dirigenti e funzionari dei Settori Centri per l’impiego e Politiche Attive del Dipartimento Lavoro, che si è avvalso, inoltre, del supporto di assistenza dei tecnici di Anpal Servizi SpA ...”. Mancherebbe appunto l'apporto di Calabria Lavoro, eppure le consulenze sono lievitate. (g.r.)
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