Si è svolta a Reggio Calabra la presentazione a Reggio Calabria del libro di Adriana Toman "Pregiudizio di Stato - Quell'Italia a sovranità limitata - Il caso Oliverio". L’evento ha registrato un'ampia e qualificata partecipazione. Il confronto a più voci è stato moderato dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti Giuseppe Soluri che dopo una breve introduzione ha chiesto all'autrice di illustrare le ragioni che la hanno spinta a scrivere e che hanno ispirato il titolo del libro. " Nel titolo - ha detto Adriana Toman - sono sintetizzate le ragioni ed il contenuto del libro. Un lavoro che ha preso spunto dalla vicenda politico giudiziaria che ha interessato il Presidente della Regione Oliverio ma che non è un libro su Oliverio. Nel libro si affrontano temi scabrosi, si richiamano vicende che costituiscono il denominatore comune di una prassi che esprime l'essenza di un pregiudizio consolidato nei confronti della Calabria. Il via libera a misure draconiane, un utilizzo fuori da ogni regola dello strumento delle intercettazioni che spesso piuttosto che essere usato per fare chiarezza nelle indagini, viene utilizzato per costruire operazioni giudiziarie. Una regione, la Calabria, vittima al tempo stesso della ' ndrangheta e dello Stato, con il numero più elevato di Comuni sciolti per mafia ed il numero più alto di errori giudiziari".
Nel libro viene descritto, in modo efficace e supportato da fatti e vicende concrete , in molti casi inedite, il pregiudizio del quale questa terra paga un prezzo drammatico. Gli interventi dell'avvocato Nico D'Ascola, Prof Ordinario di Diritto penale, e dell'avvocato Armando Veneto già Presidente Nazionale delle Camere Penali ,hanno ripreso ed approfondito il tema della deriva giustizialista di cui si è resa protagonista una parte della magistratura inquirente.
Per l’avvocato D’Ascola il fulcro della questione potrebbe stare nei “due diversi modi di vedere la regione Calabria, con quella sovranità limitata da un verso e il pregiudizio di stato dall’altro, che inquina il processo“, dovute alle “differenze tra pensiero giudiziario e pensiero politico. Non è una critica ai magistrati, ma loro vedono il problema calabrese come problema giudiziario. La politica lo deve vedere come un problema sociale“. E a rincarare la dose l’avvocato Veneto, secondo il quale “in questo momento un qualsiasi cittadino per bene può avere paura, perché sono troppi gli strafalcioni commessi“. Nel suo intervento lo scrittore Mimmo Gangemi ha messo in evidenza "il dato preoccupante di una macchina giudiziaria che fa strage di innocenti. Sono il 57% le persone sottoposte a misure cautelari e rinviate a giudizio ad essere assolte perché innocenti. Basta con “l’equazione garantista uguale ‘ndranghetista“, ha detto lo scrittore. Da parte sua il giornalista e scrittore Ilario Amendola ha evidenziato come " piuttosto che perseguire reati una parte della magistratura inquirente è alla ricerca del consenso ed agisce praticando un protagonismo che spettacolarizza la azione giudiziaria, utilizzando in tal senso settori importanti del sistema dell'informazione".
A tal proposito Amendolia ha ricordato "la gogna mediatica che accompagna operazioni giudiziarie nelle quali vengono coinvolti personaggi, della politica e non solo, per avere un maggiore impatto mediatico. Personaggi che, come nel caso di Oliverio Presidente di Regione, poi risultano assolti con formula piena. Operazioni che, secondo Amendolia, hanno arrecato non solo un danno inestimabile alle persone ma hanno contribuito non poco alla criminalizzazione della Calabria."
Da remoto è intervenuto anche Vittorio Sgarbi sottosegretario di Stato . "Oliverio è stato vittima di una palese ingiustizia, ha affermato Sgarbi, e non sono io a dirlo ma la Cassazione e le sentenze che lo hanno assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste. Più chiaro di così! Chi ha pagato per questo? Chi ha pagato per avere relegato il Presidente della Regione nel perimetro del suo comune, in Sila, per mesi, impedendogli di esercitare il mandato conferitogli dal popolo?" Il Sindaco Giuseppe Falcomatá ha ricordato gli interventi di Oliverio per la città di Reggio a partire dalla immissione nella rete idrica cittadina dell'acqua del Menta , un'opera questa, attesa da oltre 40 anni. "Il presidente Oliverio, ha detto Falcomatá, è stato ed è un vero amico di Reggio. Un uomo che non ha mai perduto l'amore per la propria terra anche se erano forti e tante le ragioni per farlo. Il libro di Adriana Toman contribuisce a sviluppare una seria riflessione su quanto è accaduto a Mario Oliverio ed a tanti Sindaci ed amministratori locali e semplici cittadini ma anche sulle condizioni sociali e politiche e sul rapporto tra lo Stato e la Calabria"
Infine il moderatore ha chiesto all'autrice autrice quale fosse il pensiero di Oliverio sul libro. "Chiedilo a lui" ha risposto. Solo a quel punto l'ex Presidente della Regione che aveva preferito ascoltare e seguire dal pubblico seduto in prima fila gli interventi, ha preso la parola per un breve non programmato intervento. "Questo libro ha un valore ed una funzione importanti. Le sentenze rendono giustizia e restituisco onore e dignità calpestati con cattiveria ed ingiustificata violenza. Contribuiscono a riconquistare fiducia nella Giustizia e la serenità necessaria a vivere senza essere travolti dal dubbio che essere onesti sia inutile. Le sentenze tuttavia non ripristinano la condizione precedente. Purtroppo non hanno questo potere. Cancellare le gravi implicazioni e i danni collaterali che in simili situazioni si determinano è impossibile. I danni sono incalcolabili e di diversa natura: politica, personale, umana. Per questo il libro va oltre le sentenze, per contribuire ad affermare la verità portando a conoscenza il sistema di interessi, intrighi, poteri, condizionamenti, cattiverie, relazioni più o meno inquinate che sono alla base di quanto si è verificato. Un sistema che alimenta il pregiudizio che come una piovra soffoca questa terra. Un sistema del quale malagiustizia e malapolitica sono ingranaggi di un tritacarne che si alimenta dello stesso carburante populista e giustizialista. "
Una serata, dunque, cultural-politica in cui con la presentazione del libro di Adriana Toman "Pregiudizio di Stato - Quell'Italia a sovranità limitata - Il caso Oliverio" sono stati messa in primo piano tutti i malesseri di cui la Calabria soffre e le piovre che la stringono forte con i lori tentacoli. Dai quali solo una buona giustizia, una sana politica può liberarla. (p.c.)
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