di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Il Catanzaro torna in campo a testa altissima dopo la vittoria ottenuta nel derby col Cosenza di fronte a circa 14mila spettatori.
Iemmello e compagni sono di nuovo sul manto erboso del Ceravolo sferzato da un vento fortissimo che ha riaccolto una grande squadra capace di imporsi per tutti i novanta minuti sui lupi rossoblù.
Una giornata indimenticabile per i giallorossi quella del 26 novembre tornati al successo dopo le tre battute d’arresto consecutive.
Una vittoria bellissima e conquistata con grinta, gioco e determinazione in una giornata da incorniciare.
Prima il gol del capitano Pietro Iemmello, osannato dalla folla in delirio, poi quello Tommaso Biasci che corre impazzito sotto la vecchia Ovest, mettono il sigillo ad un match attesissimo e complicato che ha premiato meritatamente il Catanzaro di mister Vivarini.
Sugli spalti invece non c’è stata proprio storia. La “Curva Massimo Capraro”, sempre bellissima a vedersi, ha trascinato lo stadio Ceravolo col solito tifo delle grandi occasioni e una bella coreografia iniziale ideata per il derby.
Numerosi gli striscioni esposti dagli ultras giallorossi durante la partita, alcuni dei quali rivolti ai rivali storici assiepati in "Curva Mammì".
Molto bello e significativo quello che ha ricordato Piero Romeo, personaggio storico del movimento ultras rossoblù passato a miglior vita e raggiunto di recente dal nostro mitico Mimmolino Coppola.
In Curva Est, presenza impalpabile dei circa 750 tifosi del Cosenza che mostrano i loro vessilli ma non si sentono praticamente mai.
Solo un vecchio ricordo l’immagine dei Nuclei Sconvolti sciolti da molti anni e davvero dimenticati dalle nuove generazioni bruzie presenti al Ceravolo.
Così è, tanto da deludere profondamente i più attenti e radicali che si aspettavano molto di più dai cosentini sotto tutti punti di vista.
Il resto lascia il tempo che trova e fa il paio con le contorte notizie di cronaca che hanno provato sminuire e macchiare senza successo una domenica capolavoro per la città intera.
Stesso concetto vale per chi dalla propria tastiera prova a dare lezioni di stile e contenuti ad una città e una tifoseria che tornano nel calcio che conta in punta di piedi ma forti e consapevoli più che mai.
Il resto lascia il tempo che trova.
Al contrario, Tutino e compagni mostrano belle cose sul campo ma non tanto da battere le Aquile attente e mature.
La bolgia del Ceravolo fa il resto dando un’immagine di sé davvero eccellete.
Il Catanzaro sale in sesta posizione in classifica con i suoi 24 punti che fanno il paio con quelli ottenuti dal Palermo, futuro avversario delle Aquile nell’anticipo serale di venerdì prossimo alle ore 20.30.
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