di FILIPPO COPPOLETTA
Tutto pronto o forse quasi. Giusto qualche dettaglio da definire, le piazze da sistemare, le sedie da disporre e qualche erbaccia da sradicare. Non deve certo essere tutto perfetto. Non servono tappeti rossi o grandi effetti speciali. Serve invece la voglia di stare insieme, il senso di condivisione, la volontà a voler trascorrere qualche ora in compagnia dei propri vicini, di amici, parenti, conoscenti e sconosciuti, il tutto all'insegna di un bel film che regalerà una serata di spensieratezza e un grande carico di cultura. Tutto questo è "Schermi. Cinema multipiazza", un'iniziativa che definire lodevole sarebbe estremamente riduttivo per l'impatto sociale che queste porta con sé da ormai quattro anni. Anni in cui si è fatta conoscere, apprezzare, desiderare. Anni che hanno regalato emozioni per molti versi indescrivibili, ripagando fatica, sforzi ed aspettative di chi, come quel bravo e talentuoso catanzarese che risponde al nome di Mauro Lamanna, si prodiga e si spende senza nulla avere in cambio se non la soddisfazione di aver lasciato un segno tangibile e duraturo.
Lamanna è l'artefice di questo incredibile progetto. Nel gergo tecnico-professionale, corrisponde non solo all'ideatore ma anche al direttore artistico. Lui infatti dirige, pensa, coordina ma a starsene con le mani in mano non ci sta. Effettivamente non gli è mai piaciuto. Per questo lavora concretamente ed instancabilmente al fianco dei tanti giovani che come lui, in questo progetto, ci credono veramente ed ogni più piccolo successo che da questo scaturisce, diventa fonte di ispirazione e sprone a proseguire su questa strada (che è quella giusta, ndr). Un successo rappresentato da una bambina che a scuola scrive un tema sulla sua prima volta al cinema. Da un ragazzo che non smette di sorridere pensando al momento di condivisione appena trascorso con quei vicini di casa che non conosceva nemmeno. Anche dall'anziano che chiede se quest'anno torneranno perché "così ci puliscono la strada". Oppure da un inaspettato post pubblicato da Luciana Littizzetto che ha voluto condividere con i suoi quasi 4 milioni di followers quanto bella ed importante sia questa iniziativa.
Questo successo, queste soddisfazioni, questa riuscita, sono tutte per Mauro, per i ragazzi che lo accompagnano in questo progetto, per gli attori, i registi, i produttori, per quel mondo dello spettacolo che supporta l'iniziativa e risponde presente all'invito, lasciando grandi città metropolitane, imponenti teatri, set cinematografici, per raggiungere quartieri degradati, troppo spesso abbandonati, lasciati all'anarchia o ad un potere trasversale. Lì dove pochi hanno il coraggio e la voglia di entrare per conoscere, condividere, insegnare, lì "Schermi" sta offrendo una possibilità nuova, quella di guardare oltre il telo bianco e da una trama, una testimonianza, un incontro, scoprire che la vita ti riserva sempre nuove occasioni.
A noi altri spetta il dovere e l'onere di supportare progetti come questo. Spetta all'istituzione che fa della cultura, del senso civico e di quello comunitario, un baluardo della propria azione amministrativa. Spetta a quanti rivestono incarichi e ruoli di potere che possono facilitare o almeno sburocratizzare l'organizzazione di eventi di tale spessore. Spetta ad ogni singolo cittadino che si offre gratuitamente per dare il proprio contributo e partecipa attivamente alla riuscita. Spetta anche a noi della stampa, chiamati a scardinare quella necessità di una perenne narrazione negativa e distruttiva di questa terra. Dopo e solo dopo, forse potremo dire, insieme, che quel successo, quella soddisfazione, la riuscita di quel progetto, forse è anche nostra.
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