Il Consiglio dell’Ordine Distrettuale degli Avvocati di Catanzaro si è riunito sotto la presidenza dell’avvocato Vincenzo Agosto, di recente elezione per prendere in esame una delicata problematica della categoria che riguarda alcune misure di sostegno del reddito professionale adottate dai Delegati della Cassa Forense. Fra queste misure la sospensione del contributo integrativo minimo per tutto il quinquennio 2018-2022. Misura estesa con apposita delibera anche per l’anno 2023 per i professionisti che dichiarano un reddito inferiore a 17.880 euro.
Il Consiglio dell’ordine degli avvocati catanzaresi sulla delicata materia in esame ha rilevato che “i Ministeri vigilanti (Ministero del Lavoro e delle Politiche 5003fir Ministero dell'Economia e delle Finanze e Ministero della Giustizia), con nota del 13 febbraio 2023, hanno negato l'approvazione della citata delibera, stabilendo quindi che Cassa Forense dovrà procedere alla riscossione del contributo minimo integrativo, da rivalutarsi, ai sensi dell'art. 21 del Regolamento; che Cassa Forense con un suo comunicato ha evidenziato peraltro “il costo contenuto dell'esonero, stimato in circa 25 milioni di euro, ritenuto assolutamente compatibile con gli equilibri finanziari di lungo periodo dell'Ente" oltre che funzionale all'entrata in vigore nel 2024 della riforma strutturale della previdenza forense, a differenza di quanto sostenuto nella citata nota ministeriale laddove, invece, si evidenziano "gli effetti negativi sui saldi di finanza pubblica" del provvedimento; che detto diniego ministeriale lede sostanzialmente l'autonomia gestionale, organizzativa e contabile dell'Ente, ripercuotendosi sulle fasce più deboli dell’Avvocatura che sta vivendo una situazione reddituale drammatica dovuta alla grave crisi economica e sociale, appesantita da scelte politiche di isolamento e di totale indifferenza nei suoi confronti.
Nel documento conclusivo il Coa ha auspicato che “si possa pervenire in tempi rapidi ad una soluzione tecnico - giuridica della questione prospettata (ivi compresa la revisione della determinazione assunta dai Ministeri vigilanti) idonea a tutelare l'Avvocatura, che nella pur drammatica congiuntura economica in atto e nonostante le disfunzioni del sistema giustizia, tende ad assicurare la difesa tecnica e cosi a garantire la nobile funzione sociale che la contraddistingue.”
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