di GIORGIA RIZZO
Un’assemblea per chiamare a raccolta i risparmiatori della Banca Popolare di Bari e tutelarli, indicando la via per avere indietro il denaro perso.
E’ stato voluto dal Codacons l’incontro di oggi nei locali del Complesso monumentale del San Giovanni, a Catanzaro, alla presenza dei due vicepresidenti del coordinamento, gli avvocati Bruno Barbieri e Francesco Di Lieto e delle rappresentanti Margherita Giorgi e Valentina D'Amico.
Sono 1700 in Calabria i piccoli azionisti della Banca Popolare delle Province Calabre coinvolti nel crack della Banca Popolare di Bari, 70mila in tutta Italia, che hanno visto scomparire il denaro investito.
"Riteniamo che i risparmiatori calabresi, famiglie e piccoli investitori, stiano stati truffati dalla banca che ha portato a investire senza alcuna garanzia. - ha dichiarato l'avvocato Di Lieto - Vogliamo sapere dove fosse la Banca d'Italia quando era necessario vigilare sull'ergoazione del credito, perché ha acconsentito la svendita della Banca Popolare delle Province Calabre ad una banca in crisi come la Banca Popolare di Bari, dove siano finiti i 9milioni circa che la Banca Popolare delle Province Calabre aveva in cassa prima di essere venduta e se ci siano anche responsabilità personali".
La via principale è quella penale, per ottenere un risarcimento. Il Codacons ha dunque fornito durante l'incontro le informazioni utili ai fini dell'assistenza legale. I soci, al costo simbolico di 2€, possono ottenere tutta la documentazione necessaria e la disponibilità di un legale che valuti il caso singolo di ogni risparmiatore.
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