Il Comitato di quartiere della Maddalena sulla festa di fine fase 1: "L'intento era quello di vivere questo terribile momento con più spensieratezza"

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images Il Comitato di quartiere della Maddalena sulla  festa di fine fase 1: "L'intento era quello di vivere questo terribile momento con più spensieratezza"
Sergio Abramo nel Rione Maddalena
  06 maggio 2020 20:45

"È doveroso e necessario, intervenire con il presente comunicato, per chiarire la vicenda della cosiddetta “festa di fine fase 1” organizzata dal nostro comitato di quartiere, a Catanzaro, e che ha visto coinvolto il nostro sindaco, Sergio Abramo", inizia così la nota stampa del Comitato del quartiere Maddalena, firmato dagli iniziatori di Catanzaro Village, Elio Mauro, Valentina Vono e Vitaliano Nisticò.

"Non è stata una festa, l’iniziativa andava avanti quotidianamente da quando è iniziata la fase covid. Abbiamo organizzato diversi flash mob di cui l’ultimo in concomitanza della fine della fase 1 del lockdown, con l’intento di vivere questo terribile momento con più spensieratezza, unica e sola arma che poteva incoraggiarci a continuare ad amare la vita, in questo momento di assoluto sconforto, e lo abbiamo fatto con il sorriso in bocca, e con l’amaro nel cuore, pensando, a quelli che non ce l’hanno fatta in questo terribile momento", continua il Comitato in riferimento ai flashmob pomeridiani che si sono tenuti nei due mesi scorsi. 

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"Nell’ultimo flash mob abbiamo pensato di condividere il momento che avviava la fase 2 con il nostro amato sindaco, Sergio Abramo, e lui, da persona vicina e disponibile verso i propri cittadini, ha confermato la sua presenza con entusiasmo. Tutto si è svolto nel pieno rispetto del DPCM recente, ci sono stati interventi e saluti di personalità militari e civili che hanno voluto condividere con il nostro quartiere, la speranza, (con l’inizio della fase 2) che andrà tutto bene. Tutti coloro che hanno assistito portavano la mascherina e rispettavano le distanze sociali".

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"Il taglio della torta in strada è stato un fuori programma. La sua presenza lì era solo perché volevamo renderlo partecipe di quanto avevamo fatto in questi mesi. Il dolce è stato donato da alcuni pasticceri della città per essere regalato agli organizzatori dei flash mob in segno di ringraziamento. L’idea di fare il taglio fuori è nata in quel momento, tant’è che il sindaco stava andando via quando è stato da noi richiamato per trattenersi un altro istante".

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"Ci spiace per quello che stiamo leggendo e ascoltando in tv, su facebook e sui siti internet, addirittura anche nazionali. Per noi è semplicemente il sindaco che sceglieremmo ancora tra tutti, che ha risposto sì a un nostro invito e che ringraziamo per la vicinanza che ci ha sempre dimostrato. Proprio oggi abbiamo appreso dai TG nazionali che 7 italiani su 10 hanno bisogno (a causa del succeduto), di supporto psicologico, “noi non volevamo semplicemente essere tra questi” o meglio tra coloro che non volendo, aggravano le tasche della nostra sanità, che come sappiamo non naviga in acque felici". 

"Gli incontri, quasi virtuali (perché avvenivano tra un balcone e l’altro del nostro quartiere), erano animati da canti, musiche e preghiere, e hanno visto più volte la partecipazione di autorità civili, clericali (il nostro vescovo), laiche, e forze dell’ordine. Ci spiace che della nostra dedizione e del nostro impegno per intrattenere i più anziani sia rimasto solamente l’inopportunità di un taglio di torta fatto all’aperto. Avremmo gradito che gli organi di stampa avessero approfondito meglio la vicenda, magari coinvolgendo le parti organizzative per poter tirare fuori la verità dei fatti".

E concludono: "Il significato della frase “Andrà tutto bene” è rivolto a tutti, ed è di tutti che in questo momento difficile, la nostra amata Italia ha bisogno per ripartire, al di là del colore politico".

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