Io ti ho scelto, io ti eleggo, io ti comando. Un merito sicuramente lo ha avuto, il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso: chiarire il senso della candidatura “civica” del professore Valerio Donato. Nel suo ruvido discorso pronunciato a Botricello, di cui si ha riscontro in un video diventato virale, l’esponente della Lega di Salvini spiega all’uditorio di essere riuscito nell’impresa di candidare, lui rappresentante della destra, un “uomo di sinistra”. Rivendicando personalmente tale scelta e sottolineando che con le due sue liste sarà decisivo per l’elezione del professore Donato". Così il comitato elettorale di Nicola Fiorita dopo le parole di Mancuso (LEGGI QUI).
"Altro che presa di distanza da Salvini. Altro che palchi separati. Per la verità, dopo le scuse di Donato a Salvini, c’erano pochi dubbi sulla natura della candidatura “senza compromessi”. E in ogni caso, ammesso che dubbi potessero esserci, il presidente Mancuso è stato decisivo nel fugarli. Nel suo linguaggio ruvido egli ha detto la limpida e sola verità: Donato è il mio candidato e se vince lui vince la Lega. Più chiaro di così, si muore. Anzi, muore o rischia di morire Catanzaro".
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