Il Comitato Stazione Sala ringrazia Salvini: "L'intervento cancellato sulla Settingiano-Lamezia era obbrobrioso e senza logica"

"Desideriamo ringraziare il ministro Salvini per aver eliminato o rimandato “sine die” l’intervento per la velocizzazione della tratta Settingiano-Lamezia, un intervento obbrobrioso e senza logica che prevedeva il passaggio dei treni ancora da Feroleto, Nicastro e Sambiase dopo il beneplacito dei nostri politici comunali di qualche anno or sono che, in un incontro col sindaco di Lamezia Mascaro, si sono genuflessi al consiglio comunale di quella città rinunciando volontariamente al collegamento diretto da Settingiano verso l’Aeroporto e la stazione centrale lemetina. Circa 300 milioni sarebbero stati inutilmente spesi senza che Catanzaro ottenesse alcun vantaggio, restando sempre la città, anche con questa opera, isolata dal resto delle infrastrutture nazionali. E le attuali esternazioni dei consiglieri comunali e regionali che si sono accorti finalmente, dopo decenni, della catastrofica realtà infrastrutturale catanzarese, appaiono fuori tempo e alquanto ridicole. Solo il Comitato ha iniziato nel gennaio del 2017 la battaglia per la riapertura della stazione ferroviaria di Sala che avrebbe ridato alla città la dignità di un Capoluogo di Regione bistrattato in ogni sua funzione con la possibilità di progredire nel campo del turismo ed economico. Nessuno dei politici che si scagliano in questi giorni contro il ministro Salvini per avere una inaspettata visibilità, ha abbracciato l’operato delle Associazioni facendo propria la necessità di ridare a Catanzaro quello che ha sempre avuto: una stazione urbana e non una fermata nel deserto. Auspichiamo che finalmente questi signori si possano svegliare dal torpore “ferroviario” che li ha avvolti in questi lunghi anni per agire tutti compatti nella stessa direzione: pretendere dal governo centrale che la città riabbia la sua vecchia stazione e che sia ricollegata con il resto del mondo. Della velocizzazione della vecchia tratta ne possiamo fare volontariamente a meno, perché dobbiamo volare più in alto, con dignità e rispetto".

E' quanto si legge in una nota di Claudio Ruga, a nome del comitato Stazione Sala. 

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