di GABRIELE RUBINO
C’è qualcosa che non va nel supporto "disegnato" dal Decreto Calabria 2 al commissario ad acta Guido Longo. La nuova versione della legge speciale sulla sanità calabrese prevedeva due tipi di aiuto per l’ex prefetto di Vibo Valentia. L’invio da parte di Agenas di un contingente di un massimo di trentasette unità (dodici in comando e venticinque con contratto flessibile) da una parte. Dall’altra la costituzione della struttura commissariale: un dream team di venticinque unità che avrebbe dovuto fornire la Regione, con i dipendenti in distacco.
DALL'AGENAS PROFILI NON ADEGUATI- In entrambi i casi Longo è rimasto insoddisfatto e lo ha messo per iscritto sia all’Agenas e sia alla Regione. La settimana scorsa si era dato conto di come l’agenzia del ministero avesse trasmesso un’ottantina di curricula (LEGGI QUI). Ma a quanto pare non tutte le figure erano di primo piano. Il commissario ha fatto sapere che: “l’indicazione dei punteggi ottenuti dai candidati con relativi curricula non chiarisce, al riguardo, gli esiti della valutazione effettuata dalla Commissione nominata in seno all’Agenzia; in particolare, risultano inseriti, nelle graduatorie redatte per profilo, candidati che possiedono punteggi estremamente bassi. In sostanza Longo pretende l’individuazione di esperti, con “professionalità adeguata allo svolgimento delle suddette attività”.
LONGO CHIEDE L'INTERPELLO RIVOLTO AL PERSONALE DI ASP E AZIENDE OSPEDALIERE- Oltre alla letterina all’Agenas, Longo ne ha inviata un’altra alla Regione. Il commissario, legittimamente (LEGGI QUI LA NOTA DEL SINDACATO CSA-CISAL), non si era fatto ‘abbagliare’ dalla delibera della Giunta Spirlì con cui gli si metteva a disposizione l’interno dipartimento Tutela della Salute. In realtà, un fatto scontato visto che gli uffici regionali sono tenuti di per sé alla collaborazione con il commissario governativo. Il Decreto Calabria 2 prevede piuttosto la costituzione di una struttura che risponda direttamente a Longo (e non a Bevere, il direttore generale del dipartimento). Così, visto che la Regione non è stata in grado di garantire i 25 profili, Longo ha chiesto che sia attivato l’interpello rivolto al personale di Asp e aziende ospedaliere calabresi. I profili che servono sono: 7 dirigenti amministrativi; 1 dirigente farmacista; 15 collaboratori amministrativi e 2 assistenti amministrativi.
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