“In data 17 maggio le strutture ricettive della città di Catanzaro ricevono email con la comunicazione relativa all’aumento dell’imposta di soggiorno deliberata in data 31 marzo c.a. e con entrata in vigore dal 1° giugno. Ferma restando la legittimità da parte dell’ente comunale di procedere in merito a questa decisione, le strutture ricettive di Catanzaro prendono atto del mancato confronto con le stesse e della comunicazione pervenuta in modo formale e ufficiale soltanto 2 mesi dopo la delibera e a meno di 2 settimane dall’entrata in vigore”. E’ quanto si legge in una nota della Rete Xenia.
“Il modus operandi con cui si è deciso in modo perentorio di aumentare l’imposta di soggiorno senza un sano confronto con gli operatori di settore e le modalità con le quali la stessa decisione viene comunicata, con nostro grande rammarico, - prosegue la nota - ci pone di fronte alla domanda se realmente ci sia la volontà da parte dell’Assessorato al turismo di continuare, o iniziare, la collaborazione e la comunicazione con gli operatori di settore”.
“Entrando nel merito delle conseguenze sull’economia turistica della città, - chiosano - riteniamo che sia giusto rendere partecipi tutti i cittadini della situazione attuale: gli hotel di Catanzaro registrano una media presenze annua tra il 40 e il 50 % (l’obiettivo di pareggio sarebbe il 70%); nei primi mesi di quest’anno si è verificato un calo delle presenze che evidenzia una tendenza al ribasso della curva di occupazione media, questo dato si interseca con il fatto che le mete turistiche con cui competiamo non sono più, come lo scorso anno, nel range nazionale, ma siamo di nuovo nel circuito internazionale che il Covid aveva interrotto”.
“Alla luce di quanto sopra riteniamo che non fosse proprio il momento adatto per presentare un aumento di costi al possibile “turista” della città, senza considerare che ci troviamo a dover contattare con imminenza Agenzie e Tour Operators. Inoltre, con amarezza, constatiamo che ancora oggi non è stato preso in considerazione il progetto che prevede la figura di un destination manager accreditato che possa supportarci nella programmazione calendarizzata di eventi che non siano fine a se stessi, - conclude la nota - ma promuovano un territorio che deve allargare il proprio orizzonte oltre i confini regionali, nazionali ed europei. Chiediamo, dunque, l’intervento del Sindaco affinché si riconsideri la decisione presa e si possa consolidare la comunicazione tra gli operatori di settore e l’Ente Comunale”.
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