Il Consiglio di Stato (Presidente Caringella, relatore Masaracchia) ha accolto l’appello cautelare proposto dall’Avv. Francesco Pitaro nell’interesse di un’azienda calabrese di vendita di prodotti alimentari. Vi è, infatti, che Roma Capitale ha adottato un Regolamento che inibisce per tre anni l’apertura di nuove attività commerciali di tal tipo in centro. E in virtù di esso è stata comunicata la dichiarazione di inefficacia della Scia di apertura depositata dall’azienda calabrese a cui è stata inibita conseguentemente l’apertura.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’avvocato Francesco Pitaro che nel proprio atto diffusamente ha rilevato come il divieto di apertura di nuove attività economiche nel centro di Roma viola l’art. 41 della Costituzione, che garantisce la libertà di iniziativa economica privata, è completamente immotivato e difetta della necessaria ed essenziale istruttoria, oltre a determinare una manifesta disparità di trattamento tra chi già esercita in centro e chi vorrebbe aprire nuove attività.
"Si tratta di un provvedimento straordinario che ripristina la libertà costituzionale di esercizio delle attività commerciali nella capitale d’Italia e che Roma capitale aveva provato contra ius a neutralizzare in violazione delle norme primarie che garantiscono diritti essenziali ed ineludibili degli operatori commerciali ed anche dei consumatori" ha dichiarato l'avvocato Francesco Pitaro. "Si tratta di un precedente che, pertanto, inciderà favorevolmente e positivamente non solo sugli operatori commerciali ma sul mercato in generale di Roma" ha concluso.
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