Il consigliere comunale Riccio: “Che fine hanno fatto i lavori per l’ampliamento del padiglione malattie infettive all’ospedale Pugliese?”

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images Il consigliere comunale Riccio: “Che fine hanno fatto i lavori per l’ampliamento del padiglione malattie infettive all’ospedale Pugliese?”
Eugenio Riccio
  18 settembre 2020 12:27

“Soltanto pochi mesi fa, lo scorso maggio, il dottore Lucio Cosco, primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Pugliese, informava i cittadini che il nosocomio di Catanzaro avrebbe presto potenziato le proprie strutture per affrontare al meglio un eventuale ritorno dei contagi da covid-19. Dopo che è tramontata l’ipotesi di creare un “centro Covid regionale”, è stato detto che il padiglione destinato alle malattie infettive sarebbe stato potenziato con la realizzazione delle postazioni per le degenze a pressione negativa, le terapie intensive e le dialisi". E' quanto si legge in una nota stampa del consigliere comunale Eugenio Riccio.

"La domanda d’obbligo oggi è: che fine ha fatto questo importante progetto? Perché i lavori previsti della durata di due mesi non sono ancora iniziati? Possibile che anche relativamente a una problematica così rilevante, qual è il Covid in Calabria, nella città Capoluogo si sonnecchia avendo sempre più la certezza di una classe dirigente incolta e impreparata? Sembra che il progetto di potenziamento strutturale proposto dall’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, da maggio ad oggi, - prosegue Riccio - non meriti una risposta da parte dei commissari nazionali e regionali incaricati di gestire l’emergenza covid".

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"Un intervento strategico per rendere del tutto autonomo l’ospedale nella gestione dei pazienti Covid e nelle cure di tutte le categorie più fragili, come i bambini e i giovanissimi che si apprestano a tornare a scuola, il tutto anche per evitare il sovracaricamento dell'ottimo reparto di pediatria di Catanzaro. Il dottore Cosco si è guadagnato la massima stima sul campo, è tra i pochi ad aver dimostrato serietà e competenza. L’auspicio è che - conclude - le professionalità catanzaresi in campo sanitario possano essere ascoltate e supportate come meritano”.

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