Il consigliere Facciolo lascia 'Squillace in Movimento': "Al momento idee divergenti"

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Giuseppe Facciolo
  28 novembre 2020 15:16

di PAOLO CRISTOFARO

Adunanza di fine novembre, a Squillace, per il consiglio comunale, che nella mattinata di oggi aveva ben 17 punti all'ordine del giorno. Tra le questioni che più possono interessare ai cittadini, sicuramente, l'uscita ufficiale del consigliere Giuseppe Facciolo dal gruppo "Squillace in Movimento", capeggiato da Anna Maria Mungo. Facciolo, che è entrato in consiglio dopo le dimissioni di Luca Occhionorelli, rimarrà tra gli scranni di Palazzo Pepe, ma come già da tempo si sospettava, in una posizione senza dubbio più vicina alla maggioranza del sindaco, Pasquale Muccari.

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DIVERGENZE POLITICHE E LUSINGHE RECIPROCHE. Da tempo si stava già notando un certo distacco tra il consigliere Facciolo e il suo gruppo, che su talune tematiche si è mostrato intransigente. Sicuramente le posizioni ferme e pungenti di "Squillace in Movimento" sono state dettate anche dallo storico e conflittuale rapporto tra Occhionorelli - figura cardine del gruppo di minoranza - e il sindaco Muccari. Tra i due, da anni, non scorre buon sangue, con attacchi reciproci e aperti in più occasioni. Reciproche invece sono apparse talune lusinghe più o meno velate tra Facciolo e Muccari. Il primo - a differenza della collega Anna Maria Mungo, più salda sulla ferma contestazione dell'impostazione gestionale della maggioranza - si è dimostrato aperto al dialogo e a più pacate trattative con gli oppositori politici. Il secondo, Muccari, nel suo intervento ha sottolineato di sottoscrivere molte delle cose asserite da Facciolo. Il connubio, checché se ne dica, è apparso chiaro. "Bisogna essere disponibili a cambiare le proprie idee e i propri paradigmi", ha asserito Facciolo. "Anche se in questo momento le nostre strade sono divergenti, in futuro potrebbero tornare a convergere, perché l’obiettivo è uno, il bene di Squillace", ha continuato riferendosi alla collega Mungo.

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SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO. L'equilibrio del bilancio era al primo punto all'ordine del giorno. "Un bilancio impeccabile, una salvaguardia che ci ha consentito di far respirare le casse comunali, dopo anni di difficoltà", ha spiegato il sindaco Muccari. Squillace, nonostante qualche debito ancora in sospeso, ha una situazione contabile a quanto pare in regola. Lo si può dire con certezza, dato che il risultato dell'incontestabilità dei numeri è riconosciuto al sindaco Muccari da entrambe le forze di opposizione, che hanno sottolineato il fatto che nulla si può dire sulla gestione del risparmio. Ma nonostante i numeri che quadrano Zofrea e Mungo hanno votato in maniera contraria, per aspetti non strettamente finanziari, ma più politici. Zofrea ha parlato di "mero documento tecnico e finanziario, senza riscontro di progettualità politica contestualizzata al territorio".

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"Un documento privo di idee e senza alcun indirizzo politico chiaro per la nostra comunità". Ha poi aggiunto: "Svegliatevi consiglieri! Nei vostri bilanci di politica non vediamo nulla. Sono estremamente preoccupato della condizione in cui versano le famiglie e le attività commerciali del nostro territorio. Prima i diritti e poi gli equilibri di bilancio. È obiettivo imprescindibile il riequilibrio, ma deve garantire quel vincolo insormontabile di diritti garantiti. Non vediamo atti di coraggio", ha concluso. Dello stesso avviso, o quasi, anche Anna Maria Mungo. In particolare la consigliera ha sottolineato l'assenza di qualsiasi coinvolgimento dell'opposizione nelle dinamiche di bilancio e in generale nella gestione. Sulla stessa linea, nonostante l'allontanamento dal gruppo, si è mantenuto anche Giuseppe Facciolo, invitato il sindaco a prendere in considerazione, per il futuro, l'impegno per un bilancio partecipato, anche dai cittadini.

CONTENZIOSI E REGOLAMENTO SUI RIFIUTI INGOMBRANTI. Altri punti all'ordine del giorno riguardavano per la maggior parte piccoli contenziosi dell'Ente con privati. Si è parlato anche della causa con il condominio Porto Rhoca per il pagamento di tributi arretrati e del pagamento all'avvocato, Teresa Matacera, che ha curato il contenzioso, portando alla vittoria del Comune. L'importo riguardava la somma di 35mila euro. La pratica sul regolamento per il ritiro dei rifiuti ingombranti è stata ritirata dai lavori di comune accordo tra maggioranza e opposizione, per rivedere alcuni passaggi sui costi del ritiro a domicilio, che non sono stati accettati dall'opposizione. Il sindaco ha accolto la proposta di rivederli insieme agli altri consiglieri.  

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