Il consigliere regionale Pitaro: "Solidarietà al capogruppo di 'Viviamo Girifalco', Mario Deonofrio"

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Il consigliere regionale, Francesco Pitaro
  22 febbraio 2021 15:00

 
“Esprimo solidarietà al gruppo d’opposizione ‘Viviamo Girifalco’ e al dottor Mario Deonofrio  per la ‘diffida’ a lui indirizzata a seguito delle pubbliche osservazioni critiche mosse nei confronti del consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Olivadese, per avere quest’ultimo apposto sui social network la sua adesione a frasi sconsiderate nei riguardi della senatrice a vita Liliana Segre superstite dell'Olocausto. Non si vuole drammatizzare alcunché. Né - afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro - dare per scontato che da parte del consigliere di maggioranza ci sia un intento negazionista della Shoah o un’avversione verso chi ha pagato un prezzo altissimo per garantire al Paese libertà e democrazia, ma indurre l’Assemblea comunale ad archiviare la vicenda  attraverso una discussione chiarificatrice e in linea con il ‘Manifesto della comunicazione non ostile’ al quale nel dicembre 2019 l'Amministrazione comunale di Girifalco ha aderito”.
 
Aggiunge Pitaro: “Convinti, da un lato, che ci sono prese di posizione che incidono sulla qualità della democrazia e il rispetto della dignità umana che non possono essere eluse, specie da chi ha l’obbligo di comportarsi con ‘disciplina e onore’(art.54 della Cost.) e, dall’altro, dell’integrità democratica e del pieno ossequio ai valori costituzionali del Consiglio comunale di Girifalco, ci si attende dal Primo Cittadino, considerando tra l’altro l’autorevolezza del curriculum politico e professionale del dottor Deonofrio, nonché il rispetto dovuto alle prerogative dell’opposizione, un chiarimento esaustivo. E finalizzato a impedire che la vicenda sia banalizzata da una diffida pretestuosa che vorrebbe confinarla in una polemica tra singoli piuttosto che discuterla in Consiglio comunale, essendo evidente che, per la delicatezza dei temi evocati, investe la funzione istituzionale  dei soggetti coinvolti ed è d’interesse pubblico”. 

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