Il Consiglio comunale impantanato nel limbo delle Regionali

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images Il Consiglio comunale impantanato nel limbo delle Regionali

  24 ottobre 2019 11:54

Ora è il turno dei debiti fuori bilancio, la minoranza abbandona l'aula. C'è in particolare una pratica che vale 1 milioni di euro, poteva essere più gravoso l'importo per il Comune di Catanzaro. Infatti l'originario valore, come ha spiegato Fabio Talarico, era di 1,8 milioni di euro. Approvati tutti gli altri debiti fuori bilancio. 

All'unanimità viene votata la risoluzione contro l'invasione della Turchia in Siria presentata da Gianmichele Bosco

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22 favorevoli e 1 astenuto: passa l'aggiornamento del piano triennale dei lavori pubblici

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Si passa all'aggiornamento del piano triennale dei lavori pubblici. La pratica, relazionata dall'assessore Franco Longo, consiste essenzialmente nell'esecuzione dei lavori su un muro in via Fares a seguito di un giudizio sfavorevole all'Ente. Dopodiché ci si concentra sul certificato di agibilità, ancora mancante per l'Accademia delle Belle Arti. Sono in programma, come riferisce l'assessore, dei lavori per installare una cabina elettrica che consentirà di superare le attuali criticità.

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Con 17 favorevoli e 7 contrari viene approvato il bilancio consolidato

Fabio Talarico e Gianmichele Bosco battibeccano a distanza sul candidato presidente. Talarico poi aggiunge: "Non 'è paura da parte nostra di tornare al voto", ovviamente se sarà Abramo il candidato governatore. Una dichiarazione che fa il paio con quelle dei due Mancuso (Filippo e Rosario), del gruppo del sindaco, con cui ritornavano sulla buona amministrazione che non può essere quella di Cosenza con i conti non in ordine

Mentre tutti i discorsi ruotano attorno alla candidatura di Abramo alla Regione, il sindaco è uscito dall'aula senza dare alcuna risposta

Roberto Guerriero: "Di qui a pochi mesi andremo ad elezioni. Non si tiene in ostaggio una città", E' l'improvvisa sortita del consigliere di minoranza.

Sergio Costanzo: " Non abbiamo ordini di scuderia", così il leader di #fareperCatanzaro risponde a Roberta Gallo sul posizionamento delle opposizione in vista delle Regionali. L'unica certezza: "E' che non saremo mai alleati con Forza Italia".

Dopo l'intervento di Filippo Mancuso (del gruppo del sindaco), prende la parola il capogruppo di Catanzaro da Vivere Ezio Praticò. Anche lui prova a stemperare i toni dello scontro con gli alleati di Forza Italia richiamando il concetto di unione del centrodestra. 

Giovanni Merante torna sulla questione Mungo, esprimendo all'ex assessore la massima vicinanza. Richiama l'assessore alle attività produttive Alessio Sculco di effettuare le verifiche sugli ambulanti coinvolti (LEGGI QUI E QUI GLI APPROFONDIMENTI). L'ex consigliere di Forza Italia a testa bassa: "Questo Consiglio comunale discute del nulla",  prendendosela con il presidente del civico consesso Marco Polimeni. Girando prima a largo poi Merante piazza un altro affondo rivolgendosi ad Abramo: "Dobbiamo andare a casa perché dibattiamo del nulla o perché è lei il candidato alla presidenza della Giunta regionale? Noi siamo per la catanzaresità e per Abramo. Lei è con Forza Italia?". Infine, smentendo la Gallo, la "maggioranza qualche problema lo ha". 

Nicola Fiorita: "Per voi (rivolgendosi alla maggioranza, ndr) comunque vada, con Abramo candidato o non, sarà dura. La consiliatura non è mai nata. Dal primo giorno di questa consiliatura se ne vuole andare. Abramo non ha più voglia di fare il sindaco. Il partito in cui milita Abramo è: Forza Abramo". Il leader di Cambiavento insiste: "Cosa facciamo nei prossimi due anni e mezzo?". Fiorita riprende la domanda di Costanzo: "Perché si è dimesso Mungo, viste le ultime notizie?"

Roberta Gallo (Forza Italia): "La maggioranza sta bene e gode di ottima salute", getta acqua sul fuoco il vicepresidente del Consiglio comunale. Gallo si spinge oltre: "Non esiste un dualismo fra Forza Italia e Catanzaro da Vivere. Si continua a sostenere Sergio Abramo. Ci sono dei gruppi che- spiega Gallo- possono avere idee diverse ma discutiamo democraticamente". Infine si rivolge alla minoranza "A quale forza fate riferimento: al centrosinistra, ad Oliverio?". "Le scelte si fanno all'interno dei partiti".

Gianmichele Bosco: "Delle faide interne della maggioranza poco mi interessa. Ma c'è un dato che va considerato: potrebbe riguardare la nostra città. Il sindaco si è auto-proposto come presidente della Regione. Il dato che interessa ai cittadini è se il sindaco voglia continuare ad amministrare questa città. Una città paralizzata in tutti i settori. La città deve conoscere quali siano le reali intenzioni sia se Abramo raggiunge l'obiettivo e sia se non lo raggiunge". Dopodiché Bosco "boccia" Abramo: "Non ci sono presidenti idonei".

Fabio Celia non va subito sulla politica, ma parla del bilancio consolidato. "Va bene il bilancio positivo, ma ad esempio ci sono vulnus nelle partecipate". Poi chiude: "Non c'è più maggioranza. E' giusto tornare alle urne".

Roberto Guerriero  : "Si parla soltanto di interessi personali". Così il capogruppo di S&D, che poi riprende l'intervento di Pisano. "Ha dato un ultimatum al sindaco", indicando che la consiliatura dovrebbe arrivare fino al 2022. Poi ragione dell'ipotesi di scioglimento dell'assise in caso di candidatura di Abramo alla Regione. "Dovremmo poi andare a rispondere ai nostri elettori. Io non mi ricandiderò come consigliere". 

Lorenzo Costa parla da ex componente del Partito democratico. Precisa che rimarrà comunque all'opposizione perché "questa maggioranza ha ridotto la città in brandelli". L'ex capogruppo dem nelle settimane scorse è uscito pubblicamente in favore della candidatura di Mario Occhiuto. Per il candidato a sindaco, invece, Lorenzo Costa dichiara di appoggiare Nicola Fiorita.

Giuseppe Pisano spera che la legislatura duri fino al 2022, la scadenza naturale del mandato di Abramo. Il consigliere che si è definito "fuori dagli schemi" ha fatto un esplicito appello "all'unità". 

Primo intervento "politico" di Sergio Costanzo. Non poteva non pungere sulle divisioni interne della maggioranza. Il leader di #fareperCatanzaro mette nel mirino Sergio Abramo. Ripercorre la divisione interna in Forza Italia, la parte guidata da Tallini (che ha sostenuto Occhiuto alla presidenza della Regione) e quella di Abramo che "ha coltivato nell'ombra" la stessa ambizione del sindaco di Cosenza."Uniti per spartirsi la città e divisi sulle prospettive delle Regionali", riassume Costanzo. "Il sindaco Abramo, a metà legislatura, manderebbe a casa il Consiglio comunale". "Basta con questa guerra fra gangster della politica". In sostanza "non c'è più la maggioranza" nella visione di Costanzo.

Enzo Ciconte e Lorenzo Costa "formalizzano" l'abbandono del gruppo del Pd e finiscono nel misto.

Minuto di silenzio per i due agenti uccisi a Trieste. Altro minuto di silenzio, richiesto da Enzo Ciconte, per il giovane che ieri si è suicidato in relazione ai concorsi fasulli per Oss.

Seduta del Consiglio comunale nel bel mezzo delle trattative per le Regionali. L'assemblea municipale è chiamata oggi ad approvare il bilancio consolidato e l'aggiornamento del piano dei lavori pubblici. Sarà interessante capire il clima che si vive nei vari gruppi politici.

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