"È di qualche giorno fa l’arrivo della sentenza del Consiglio di Stato sul progetto denominato "Grassetto Costruzioni" a Caraffa, che purtroppo fa svanire definitivamente ogni possibilità di investimento sul territorio a valle del nostro comune, nell’area denominata appunto Località Profeta". E' quanto si legge in una nota a firma di Luigi Ciambrone, Consigliere Comunale Gruppo "Pensiero Libero" e del presidente dell'Associazione "Pensiero Libero" Pietro Rosanò.
"Una possibilità persa e sprecata in malo modo" la definisce Luigi Ciambrone capogruppo di "Pensiero Libero” al quale seguono le dichiarazioni del Presidente del medesimo gruppo Pietro Rosanó: "un’occasione persa per Caraffa, per i Caraffoti e per tutto l’indotto che essa avrebbe fatto conseguire".
Il presidente dell'Associazione "Pensiero Libero" di Caraffa Pietro Rosanò
"Per anni come gruppo consiliare “Pensiero Libero" - prosegue la nota - abbiamo portato avanti un idea, a tratti lavorando anche a braccetto con altre forze politiche e sociali della nostra comunità; abbiamo sempre sostenuto che per portare avanti un progetto di così ampia portata, fosse necessario coinvolgere Tutti ed ascoltare Tutti".
"Numerose quindi, - si legge ancora sulla nota di Ciambrone e Rosanò - le proposte avanzate in consiglio comunale e nelle assemblee o incontri pubblici, con i toni soliti della politica a tratti anche “accesa” ma sempre e solo per il fine unico che sarebbe dovuto essere il bene della collettività ed il pubblico interesse. Abbiamo insomma cercato di dare il nostro contributo di Forza Politica responsabile. Si sarebbe potuto fare di più e forse meglio? Ci verrebbe da dire si! qualche proposta arrivata dai banchi delle minoranze, forse avrebbe potuto dare una mano in più..."
"C’è grande amarezza oggi - ribadiscono i due - per il fatto di aver perso un’occasione irripetibile per la comunità posizioni differenti, lo scontro fra diversi modi di fare politica, dovuti probabilmente al fatto che ad interpretare una fase storica e politica così importante si contrapponevano generazioni differenti, non hanno facilitato l’iter di questi anni, il cui epilogo quindi è stato inevitabile. Decenni di dibattito Politico sulla Grassetto, contraddistinti da scontri, cambi e colpi di scena, ciò che resta a Caraffa è solo il ricordo. La nostra Comunità e la Politica Caraffese oggi, sono chiamate ad uno scatto di orgoglio".
"Ciò che è accaduto è la dimostrazione lampante che scontrarsi e dividersi non porta a nulla di buono, bensì è necessario allegare e costruire un campo largo in grado di vedere “vicino e lontano”. Caraffa e la Politica, dovranno oggi ripartire dalla posizione strategica che ancora si riveste nell’area centrale: posizione geografica ed area industriale, assieme alle tradizioni e caratteristiche autoctone del nostro Paese, dovranno essere il punto di partenza. Sia quindi, - concludono Ciambrone e Rosanò - questa occasione persa, da stimolo per lasciarsi alle spalle le divisioni; capire che è necessario unire e non dividere, sfruttando tutte le migliori “capacità” che la nostra Comunità è in grado di esprimere"
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