Il Consiglio di Stato conferma l'accreditamento del Sant’Anna: sospesa sentenza del TAR

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Sant'Anna hospital di Catanzaro
  13 giugno 2025 08:54

Con ordinanza n. 2119/2025, il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare presentata dai legali della società Villa Sant’Anna S.p.A., rappresentata dagli avvocati Francesco Pitaro e prof. Bernardo Giorgio Mattarella, su mandato del curatore avv. Francesco Manduca, sospendendo l’efficacia della sentenza del TAR Calabria che aveva sancito la decadenza dell’accreditamento della struttura sanitaria catanzarese.

La decisione è giunta al termine dell’udienza camerale svoltasi il 12 giugno a Roma, durante la quale il collegio – presieduto dalla Cons. Rosanna De Nictolis e con relatore il Cons. Giovanni Pescatore – ha riconosciuto la sussistenza di gravi profili di periculum in mora, tali da giustificare la sospensione degli effetti della sentenza impugnata e, dunque, della decadenza dell’accreditamento.

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Alla base della controversia vi era il provvedimento con cui la Regione Calabria aveva dichiarato decaduto l’accreditamento della struttura per mancato rinnovo nei termini prescritti. Il Consiglio di Stato, tuttavia, ha ritenuto prevalente – in via cautelare – la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici coinvolti, tra cui il diritto alla salute dei cittadini e la tutela dei lavoratori della clinica.

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Con questa ordinanza, il Sant’Anna continua a essere regolarmente accreditato, in attesa della decisione definitiva, la cui discussione in udienza pubblica è stata fissata per il 20 novembre 2025.

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“La battaglia per la salvaguardia di una struttura d’eccellenza e per la difesa di diritti fondamentali prosegue”, hanno commentato i legali della società. Il provvedimento del Consiglio di Stato rappresenta infatti un passaggio fondamentale nella complessa vicenda giuridica che coinvolge la sanità calabrese e conferma l’attenzione della giustizia amministrativa al bilanciamento tra legalità procedurale e diritti sostanziali.

Le spese della fase cautelare sono state compensate tra le parti. La presente ordinanza è già stata depositata presso la segreteria della Terza Sezione del Consiglio di Stato.

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