di GIOVANNA BERGANTIN
I medici di famiglia sono sicuramente il comparto del servizio sanitario maggiormente esposto ai rischi del contagio del Covid-19. La FIMMG (Federazione italiana Medici di Medicina generale) e la SIMG (Societa’ italiana medicina generale) hanno messo in campo un protocollo di prevenzione per il rischio da contagio coronarovirus.
“Il comunicato ribadisce di adottare la massima prudenza – ci riferisce il dott. Mario Bria, medico di famiglia di Rose, centro dell’hinterland cosentino – con attenzione e cautela, ma senza nessun allarmismo, si invitano i medici a dare la massima disponibilità telefonica. E’ inutile e rischioso affollare studi medici e pronto soccorso, in caso di sintomi simil influenzali. Utile, invece evitare occasioni di contatto diretto con pazienti che presentano sintomi influenzali come febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie. Queste misure non devono generare allarme, servono ad evitare che pazienti e medici possano essere esposti a rischi inutili. Il colloquio telefonico, – continua il dottore Bria – prevede delle domande per individuare eventuali casi sospetti. Naturalmente il compito del medico di famiglia è anche quello di fornire indicazioni idonee alla prevenzione del contagio, così come stabilito dalla circolare del Ministero della salute. Per ora l’importante è seguire le indicazioni di prevenzione”.
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