Il corsivo. Catanzaro, da culla della cultura a capoluogo dell'inciviltà per un branco di sporcaccioni. Sì alle telecamere, ma no all'omertà

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La discarica nei pressi dei campi da tennis a Pontepiccolo
  17 settembre 2020 23:25

di ENZO COSENTINO

A proposito di incivili! Cominciano ad abbondare anche nella nostra (ancora bella?) città, che fra l’altro è anche la Capitale della Calabria. Ruolo che non sempre è rispettato, specie quando le decisioni piovono dall’alto o dai piani alti della politica. Senza distinzione di colori. La speranza è che, prima o poi, al rigenerarsi della classe dirigente, le cose possano cambiare.

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Sulla politica calabrese incombe una specie di maledizione: sempre divisa e litigiosa. Mai o quasi mai unita a far fronte comune rispetto alle problematiche che muovono il volano dello sviluppo o dell’arretramento. Ma questo è un discorso che non fa parte di quello che intendiamo affrontare, cioè dei fenomeni di inciviltà sempre più diffusi e sparsi su tutto il territorio catanzarese.

Intendiamoci: i contaminatori ambientali, perché di questo si tratta, non rappresentano assolutamente i catanzaresi per bene, cioè gli educati dal punto di vista civico a prescindere dal “conto in banca” o dalle “palle del blasone”, dallo stato sociale o dal titolo di studio. Le porcherie che si vedono in giro sono il risultato del fatto che questa città, questa nobile Catanzaro (per le sue tradizioni storiche e culturali), è sempre più indifesa e meno amata.

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Come affrontare e risolvere il problema specifico delle discariche abusive che nascono micro e, nel giro di poco tempo, diventano macro, con tutte le conseguenze che ne derivano. Tutto, solo e soltanto per colpa dei cittadini incivili? No! Esiste una concausa che va ricercata nello scarso servizio, ad esempio, di sorveglianza nei quartieri, e nella omertà da parte di chi sa e vede chi inquina e rimpingua giorno dopo giorno di cose vecchie e spesso pericolose le montagnelle delle tante discariche abusive. Come la “montagna della vergogna” di Pontepiccolo, più volte segnalata anche da questo giornale, ancora in attesa di essere rimossa.

Una idea di Città che sicuramente non è quella dell’attuale governo a Palazzo de Nobili, così come, pensiamo, di qualsiasi altro governo di diverso colore chd si fosse trovato ad amministrare la Capitale della Calabria.

 

 

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