di ENZO COSENTINO
“Vento, vento, portami via con te”: un cavallo di battaglia del grande Pavarotti. Al “Ceravolo” lo hanno “cantato” i giallorossi nella serata dell’esordio dinanzi ad un pubblico da gran teatro. Applausi per tutti gli interpreti. Il primo acuto, che è sembrato un boato lo ha fatto Fulignati. Parata miracolo sul calcio di rigore al 18°. Determinante. Se il Catanzaro va sotto di un gol lo Spezia sarebbe salito in cattadra e il morale delle aquile sotto i tacchetti. A valorizzare ancora di più il gesto tecnico del portiere il gol capolavoro di Tommaso Biasci e il Catanzaro parte –veramente con il vento in poppa- verso un successo strepitosi. Il gol ammoscia lo Spezia che è squadra di tutto rispetto e che aveva preso in mano la partita. Grande Biasci. Ovidio ha scritto un capolavoro: “Le metamorfosi”. In gergo pallonaro per il secondo tempo del Catanzaro le ha scritte invece Vincenzo Vivarini. Un Catanzaro ordinato, aggressivo, dal gioco producente. E così di gol ne ha fatti altri due. Si perché l’autogl dei liguri è merito di Sounas.
Aquile tranquille volano a mezza altezza e chiudono in bellezza con un secco tre a zero e secondo posto in classifica. Ma nessuno per ora è autorizzato a fare voli pindarici nelle previsioni. Bella realtà Pompetti, bello il gol che è stato la terza firma sulla vittoria. Vogliamo trovare un neo? Il fallo inutile, scriteriato di Oliveri. Lo ha pagato con un rosso e domenica resta a casa in castigo. Fiumi di champagne per la prima vittoria per le “aquile” che hanno già gli artigli da serie B. Il primo graffio ad una signora squadra: lo Spezia.
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