Il corsivo giallorosso, bella quaterna alla prima. Il "Ceravolo" in formato "bomboniera" s'infiamma

di ENZO COSENTINO

Si ricomincia. Il Catanzaro in vetrina con un nuovo look. L’abito è attraente. Piace. La sfilata d’esordio ha riscosso applausi. Una vittoria, senza se e senza ma, con una quarterna al Picerno nello scenario di un “Ceravolo” illuminato a giorno   e la magica “curva Capraro”in festa.

La rivoluzione Vivarini non è solo tattica. E’ anche psicologica. Nel chiuso degli spogliatoi tecnico e patron Floriano hanno parlato chiaro a tutti i giocatori, riconfermati e nuovi: cuore e testa in ogni gara. E’ vietato sbagliare. E alla “prima” nessuna steccata. Ha funzionato tutto: difesa attenta, centrocampo ben sistemato. Gli attaccanti sono in palla.

Picerno sicuramente debole e visibilmente inferiore ai giallorossi. Ma non è questa la vera chiave del successo. Il primo salto di gioia  sugli spalti è arrivato dopo il primo gol che ha tolto l’ansia. Grande Biasci si guadagna la scena e il coro dagli spalti chiede il bis subito. Per evitare che il Picerno ritrovi il filo della sua gara decisamente in salita. Detto fatto e i giallorossi pigiano sull’acceleratore.

Non c’è scampo per il malcapitato Picerno all’assalto portato al 42° in maniera corale e Iammello ci mette in tutti i sensi la testa. Tranquilli tutti al riposo. Vivarini avrà ben catechizzato i suoi che riprendono a danzare e Mulè si presenta:difensore con licenza del gol. Gol intelligente per come il difensore ha seguito l’azione pronto a far centro dopo solo sei muniti di gioco. Il Picerno è distrutto, i giallorossi non hanno “pietà” e continuano a macinare gioco e azioni. C’è ancora tempo per strappare cori e applausi. Cianci al 90° mette dentro il quarto pallone.

Un gol ininfluente per il risultato ma importante per far toccare a Cianci il…paradiso. Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino allora senza per questo mettergli l’aureola si può concludere il Catanzaro c’è. Buon divertimento e tanto tifo.  

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