Il corsivo giallorosso Bene, bravi e...B. Questo è il Catanzaro (Fotogallery)

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images Il corsivo giallorosso  Bene, bravi e...B. Questo è il Catanzaro (Fotogallery)

  16 marzo 2023 21:49

In alto i migliori scatti di Massimo Carlostella

di ENZO COSENTINO

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Bene, bravi è…B. Le “aquile giallorosse” incantono. Anche con il Monterosi Tuscia. E’ il caso di dire: non ce nè  per nessuno. Michelangelo, Leonardo, Mattia Preti ovvero: Scognamillo, Martinelli Vandeputte. Sono loro gli artisti del pallone di giornata che hanno messo la firma sul trittico di gol rifilato ai laziali. Netto, senza se e senza ma, il tre a zero al Monterosi. Al “Ceravolo” non si passa. Un trittico di gol importante. Da mettere in una “splendida cornice”. Tutta la squadra ha “lavorato” con impegno, senza risparmio di forze. Il Catanzaro è come una catena di montaggio di macchine di lusso.

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E’ una catena di montaggio del gol perfetto. Società, squadra, pubblico rappresentano un trinomio che in questa stagione ha funzionato e funziona a meraviglia. Sincronia perfetta. Il Catanzaro colpisce ancora e fa bene a guardare sempre avanti e a non… voltarsi indietro. Sugli spalti si è atteso con tranquillità l’arrivo del primo gol.

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Un brivido blu, un segnale, c’era stato nei primi muniti su un tiro di Biasci fuori di poco. Poi il miracolo di Forte, il calabrese fra i pali del Monterosi su un pallone che meritava finire in rete. Quasi allo scader del primo round l’acuto giallorosso. Scognamillo si veste di carattere, anzi da goleador e rompe la catena del silenzio. Pochi minuti e la nuova seconda esplosione di gioia sugli spalti. E’ la serata buona dei difensori. Martinelli il gigante vuole la scena e fa due a zero. Un colpo di testa imprendibile.

Dignitoso, mai cattivo, l’avversario riesce soltanto a fare il solletico al Catanzaro. Gli uomini di Vivarini non si adagiano sugli allori. Un altro gol è nei programmi. E’ scritto sullo spartito di giornata. Dal sinistro di Vandeputte arriva il tre a zero. La gara con il Montirosi è una conferma dello stato complessivo di buona salute del Catanzaro. Il segreto forse sta nel fatto che Vivarini ha convinto il suo gruppo che tutti son titolari. E titolati per gridare con le opere e non con le parole che “il Catanzaro c’è”.     

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