Il corsivo giallorosso. Carissime "Aquile", così non va. E Calabro si danna per le ingenuità

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images Il corsivo giallorosso. Carissime "Aquile", così non va. E Calabro si danna per le ingenuità
uesre fgigure siamo stanch
  04 novembre 2020 21:12

di ENZO COSENTINO

Così non va! Dagli “schiaffi” di Terni ai “pizzicotti”- che hanno lasciato, comunque i lividi- del redivivo Palermo. Buttata al vento -che ieri sera non soffiava su Catanzaro ma sul Catanzaro- una occasione per il riscatto.

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Gli aquilotti hanno forse avuto paura di spiccare il volo alto. Hanno intascato un misero pareggio. Si questa volta proprio un misero risultato. Il Palermo ha fatto la sua parte non sciupando niente ed in nove, ha chiuso bene la cerniera-lampo sfiancando i tentativi dei giallorossi. Mai irresistibili, mai precisi quando hanno avuto le occasioni di giocare palloni decenti. Pochi per la verità. Ah! Quell’eroico Palermo. Senza il rigore messo a segno da Evacuo come sarebbe finita questa partita “afona” e quasi senza cuore. Il vantaggio che avrebbe fatto salire a tre le vittorie interne dei giallorossi se amministrato con furbizia, aveva fatto tornare il sorriso alle aquile! Ed anche una certa voglia di riprendere a volare alto. Anche a mister Calabro era tornato il sorriso dopo tanti minuti di nervosismo a bordo campo.

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Giallorossi a briglia sciolta, ma dopo gli abbracci e baci per il vantaggio alla faccia del Covid, è arrivato il pareggio. E sui loro volti un nuovo velo di tristezza. Un vero peccato aver dovuto dividere la posta in palio.  Ed ora o si recupera cuore, entusiasmo, condizione mentale e tranquillità per l’immediato futuro altrimenti le “aquile” non voleranno alto. Ad Avellino con amore e fantasia!

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