di ENZO COSENTINO
Catanzaro al… risparmio e la Ternana ne approfitta, realizzando un eurogol con il suo giocatore più importante, dal nome altisonante: Di Stefano. Già, il grande Alfredo Di Stefano argentino, detto anche la saeta rubia. Ma nessuna colpa di Fulignati che alla fine è stato il colpo che ha tagliato le ali alle aquile. Anzi, per tre suoi interventi alla Zoff o alla Buffon-fate voi- esce sicuramente come il migliore in campo fra i giallorossi.
Una sconfitta che, comunque, non altera i programmi base del Catanzaro. Ora testa, concentrazione e recupero fisico per i playoff. E’ già un traguardo che inorgoglisce.
Gli umbri hanno giocato con il coltello fra i denti con tante occasioni da rete. Poca cosa, invece, l’unica di marca catanzarese, firmata Vandeputte.
Saggie allora le scelte di mister Vivarini nel turnover…proteico stante le assenze forzate nelle sue linee.
Cosa fatta capo ha e si prepara la partita di venerdì prossimo con la Sampdoria.
Su questa con la Ternana inutile rimurginare e la sconfitta che è piovuta sul Catanzaro fa parte del gioco. Adesso viene il bello al quale si preparerà anche il magnifico popolo giallorosso. Le potenzialità tecnico-tattiche ci sono.
Sicuramente le aquile avrebbero voluto confezionare con un bel fiocco giallorosso un altro regalo-una vittoria- al Presidente Noto per festeggiare il suo onomastico – San Floriano- che è stato ieri.
Le “Aquile” giallorosse son nate per volare sempre alto. Volere è potere!
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