Il corsivo giallorosso. Catanzaro senza cappa e spada esce dalla Coppa

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images Il corsivo giallorosso. Catanzaro senza cappa e spada esce dalla Coppa

  18 dicembre 2019 23:21

di ENZO COSENTINO

“I sogni muoiono all’alba” è il titolo di un classico della letteratura italiana firmato da Indro Montanelli. Ma non è sempre così. I sogni di Coppa Italia per il Catanzaro son morti, invece, in una fredda serata di dicembre (LEGGI QUI LA CRONACA DELLA PARTITA). Quella di stasera per l’esattezza al “Ceravolo”. Regalo natalizio confezionato in bel cestino giallorosso per il Catania. Fischi della mortificazione quelli dei tifosi a fine gara. Negata anche la soddisfazione di cadere ai calci di rigore se sconfitta doveva essere. Giocatori e tecnico mortificati –si spera- raccolgono gli…auguri mentre le luci sul “Ceravolo” si spengono. Occhi di lince o di miope quelli del direttore di gara che ha negato a Kanoutè la gioia del gol e poteva essere la svolta della partita in chiave Catanzaro? Non lo sapremo mai. Ma il calcio è fatto anche di errori arbitrali. Errori! Mi viene in mente come fosse la scena di un film, quello commesso dai difensori nell’azione del gol si…culo. Per questa gara di Coppa il presidente Noto avrebbe desiderato vedere un “Ceravolo” stracolmo. Invece, come da un suo pubblico lamento, ha dovuto registrare due delusioni: poca gente (e incasso sottoeuro)e la sconfitta. Quale sarà stata la più cocente? Bruciano, sicuramente, tutte e due. Quella dell’incasso ( e quindi della scarsa presenza sugli spalti) quale presidente, quella del risultato quale tifoso. I suoi “fischi” in privato li farà sicuramente sentire alla squadra tutta. Per tifosi e sportivi però è in arrivo una slitta con un paio di novità per rinforzare la squadra.

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