Il corsivo giallorosso. Di Massimo e il perdono della squadra. Un gol mancato che grida vendetta

di ENZO COSENTINO

“Non so cosa mi è successo!” A Catanzaro è ormai una espressione diventata “celebre” da quando si parla di sanità. E potrebbe esserla anche parlando dei giallorossi se chiedessimo conto a Di Massimo del gol che si è “mangiato” a Francavilla Fontana. E poteva essere quello di una giornata di gloria per l’attaccante. Per tutta squadra, per la tifoseria Ma Di Massimo non è un… generale e nel calcio l’errore ci sta sempre. Il perdono anche. Mister Calabro, infatti, il suo attaccante lo ha perdonato.

A Fazio allora il posto d’onore per le “aquile”. Il suo gol vale si un punto ma è d’oro. Se non altro perché legittima la bella prestazione di tutta la squadra. Il Francavilla è stato messo sull’attenti e se avesse pensato di poter  fare un boccone del Catanzaro è sicuramente rimasto con un palmo di naso. Che la gara si presentasse difficile, alla vigilia, Calabro lo aveva detto ai giocatori.

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Forse per semplice scaramanzia. Ci voleva cuore e anche…un po' di fegato per stare a testa alta sul difficile campo  di un avversario affamato di “ristori”. I giallorossi lo hanno accontentato e restano così nella scia. Sull’uno a uno il Catanzaro ha fatto la sua partita e ha retto l’urto.

Peccato che nel finale la carta Evacu giocata con astuzia tattica non e servita a prendere tutto il piatto. Lo spettacolo? Discreto ma la stanchezza per l’accumulo di gare in una settimana è sicuramente una attenuante. Il motto del Catanzaro potrebbe allora essere: obbedire (a mister Calabro) credere di più (per tutti i giocatori). Ora occhio ai prossimi appuntamenti.

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