Il corsivo giallorosso. Galletti baresi furbi, aquile giallorosse senza artigli. Un tapiro per Contessa e il suo fallo inutile

di ENZO COSENTINO

Se non è blasfemo mi verrebbe da dire: San Nicola nel “suo” stadio di Bari batte San Vitaliano. Senza rancore la stretta di mano fra quel volpone di Gaetano Auteri e il mister giallorosso Calabro. Se i “galletti” baresi continuano a farsi sentire alle spalle della Ternana, le “aquile” per questa tredicesima di campionato si son fermate. Uno stop che ci sta tutto. Un solo gol fra due squadre, parsimoiose. Ma quel l’unico gol barese non tragga in inganno. Nella partita qualche miracolo c’è stato. Li ha fatti un paio di volte Branduani facendo sputare veleno soprattutto all’ex Maita (come al solito un colosso nel suo ruolo). Il portierone giallorosso è capitolato per un tiro di Antonucci, l’attaccante meno “aggressivo” del Bari.

Nella partita tanto attesa il Catanzaro ha lasciato negli spogliatoio il pathos  che sarebbe stato necessario mettere nel suo gioco, portandosi in campo il contrario (freddezza soprattutto) con tanto di rabbia di Calabro che ha sofferto più di tutti. E avrà preso buona nota di “quel qual cosa” che è mancata alla sua squadra. E intanto un “tapiro” (non di oro) lo meriterebbe l’aquilotto Contessa che a qualche battito finale di gara si è fatto espellere per una protesta, inutile. Ma comunque non si dica che essere rimasti in dieci in quale frangente ha penalizzato il Catanzaro. La partita era già archiviata sin da dopo il gol subito. Dopo il vantaggio barese sul campo è sceso il buio. Ora tocca alla squadra giallorossa, riaccendere la luce del suo gioco. Alla prossima!

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