Il corsivo giallorosso. Il topolino rosicchia un punto e tiene aperti i giochi

di ENZO COSENTINO

Non perdere: era l’imperativo giallorosso per la trasferta di Pagani. Di riffa o di raffa il topolino ha rosicchiato un punto e così il cassetto dei sogni giallorossi resta ancora aperto. Poca brillantezza nel gioco e quindi non si poteva pretendere di andare oltre. Un punto e anche gli applausi (sicuramente d’incoraggiamento a far meglio la prossima volta) degli irriducibili al seguito, dunque, sono un buon bilancio di un sabato andante ma non troppo.

Grassadonia non ha di questi tempi il sorriso facile. Forse perché in campo le cose non filano come lui vorrebbe. A Pagani giornata di riposo per i goleador. La soddisfazione del gol questa volta è toccata a Tascone. Provvidenziale. Perché è da un po’ di tempo che Kanutè è in ombra? E come se servono i suoi spunti folgoranti e le sue reti. Per guardare con maggiore convinzione ci voglio anche quelli di Fischnaller. L’attaccante che resta in panchina per poi sul calar della partita diventare l’asso da giocare per rimediare possibilmente defaillance offensive. 

Quella di Pagani allora una trasferta positiva a metà. Che manca al Catanzaro per essere “bello”. Non che sia bruttino, ma qualche ritocco ci vuole. Strada da fare ve ne è ancora. Per scalare la vetta, s’intende! Non era questo forse il programma di partenza? Certo che lo era. Conferme cercansi per rimettere in moto anche la macchina dell’entusiasmo giallorosso. Un patrimonio questo da non vanificare.

A Pagani eran settanta giovani e forti a gridare “forza aquile”. Per il derby con la Vibonese ce ne vogliono tanti, tanti di più. Appuntamento, dunque, a mercoledì. Tripudio di colori a stile giallorosso sugli spalti del “Luigi Razza”. Buona domenica a Grassadonia e ai suoi ragazzi!

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