Il corsivo giallorosso. La vittoria è servita e il silenzio sugli spalti ci ricorda quanto alle "aquile" manchino le urla

di ENZO COSENTINO

La vittoria è servita! Un piatto facile da cucinare per i giallorossi. La Cavese ovviamente non ha gradito ma non poteva pretendere niente di più del gol della bandiera che per un attimo ha fatto venire qualche brivido ai tanti tifosi. Si è trattato di un semplice soffio di vento catanzarese. Se sugli spalti del “Ceravolo” ci fosse stata la solita coreografia e non il vuoto causa Covid, la vittoria sarebbe stata festeggiata con urli di gioia quando Rivoli e Di Piazza hanno messo a segno i gol. Il più felice di tutti, a ragion veduta, il francesino Evans prestato dal Crotone dopo aver masticato sicuramente un po’ d’amaro in panchina, nel secondo tempo in cuor suo la chiamata in campo se l’aspettava.

La panchina sta sempre stretta a chi la vive. Il ragazzo ha ricambiato la fiducia di mister Calabro. Con due assist di autentica classe e per tempismo ha servito i palloni preziosi che prima Risolo e poi Di Piazza hanno monetizzato in gol che portano fieno in classifica. Di Piazza impreca con se stesso per il mancato gol. Nel finale. Abbracci e pacche sulle spalle questa volta le dispensa a tutti i suoi “eroi”.

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No, agli eroi di tutti quanti hanno il Catanzaro nel cuore. Ma senza pubblico sugli spalti chi sta in campo la vittoria la gusta a metà. Peccato! Ma anche da lontano arriva il mitico “urlo” portate dal vento al “Ceravolo” : Forza Catanzaro! Aspettando il fatidico giorno in cui, liberi dal Covid, il “Ceravolo” tornerà a riempirsi. E il silenzio che questa volta non è di oro e non fa “cassa”, sarà finito.

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