Il corsivo giallorosso. Le polpette avvelenata di Cesena siano una dura lezione: trovare subito equilibri

di ENZO COSENTINO

Due polpette avvelenate per le aquile giallorosse a Cesena! E si accende il lumicino in classifica. Tre partite e due miseri punticini. Per ora di bello e commovente c’è solo il grande irriducibile sostegno della tifoseria. Catanzaro, dove sei?

Che la trasferta in Romagna non sarebbe stata facile era nei pensieri di mister Caserta che in due giorni ha tentato di reinventare un nuovo assetto di formazione e, quindi, tattico. Niente da fare. Il Cesena, si voglia o non si voglia ammetterlo,  la vittoria se la è costruita dal 17° minuto di gioco in poi. Il gol del vantaggio (evitabile ma non per una difesa fra le nuvole) ha disegnato quello che sarebbe stato l’andamento della gara. E’ vero, nel calcio totale se non funzionano tutte le rotelle l’orologio della…vita si inceppa e si portano a casa zero punti.  

Il gol a freddo a neppure un minuto dall’inizio della ripresa è stato il carico da tre per il Cesena. Invece il requiem per il Catanzaro almeno per questa trasferta da brividi.  Una partita che gli “addetti ai lavori” in giallorosso vedranno e rivedranno nel corso dei giorni che ci seperano dalla gara al “Ceravolo”.  Le “aquile” hanno bisogno di ulteriori ritocchi.

Ma non è tutto nero. Lampi di luce anche a Cesena se ne sono visti nel cielo giallorosso: Pompetti, motorino che gira, Pignacelli che è una sicurezza (sui gol già nel sacco nessuno per colpa sua anzi a a a Cesena almeno due li ha evitati), Seck  può diventare nell’immediato futuro un valore aggiunto.

Ha masticato amaro Bonini quando si è visto annullato il suo gol (per il due a uno) dal VAR.

La sconfitta di Cesena, dunque un…incidente di percorso. Rimediare subito è la parola d’ordine. Tutti vicino alle “aquile” per vederle volare. Subito, perché in serie B tutto è più complicato se si deve ricominciare dall’ultimo posto.

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