Il corsivo giallorosso, lo Stadio di Catanzaro: e se il Comune proponesse un referendum?

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images Il corsivo giallorosso, lo Stadio di Catanzaro: e se il Comune proponesse un referendum?
Stadio Nicola Ceravolo
  15 aprile 2023 18:15

di ENZO COSENTINO

Fatti gli indispensabili lavori per mettere a norma lo Stadio del Capoluogo della Regione –utilizzando gli interventi pubblici già programmati e in parte già moneta sonante- chi di dovere ponga tutta la massima attenzione a realizzare, in vista del prossimo campionato di calcio di serie B, ogni necessario intervento tecnico perché questo nuovo ritorno dall’ inferno al purgatorio diventi un momento di transizione. Il Catanzaro può e deve aspirare al “paradiso” calcisticamente parlando. Si, il Catanzaro è una società  di proprietà di imprenditori cittadini ai quali bisogna dare atto di quanto hanno fatto e riteniamo intendono ancora fare. E l’incipit finisce qua! Sarebbe però incompleto se non dicessi che il Catanzaro è anche dei catanzaresi anzi di tanti calabresi. “Azionisti” silenziosi ma importanti.

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Nel frattempo si è aperta una disputa tutt'altro che “platonica” se rigenerare l’ex e storico “Militare” (oggi “Nicola Ceravolo”, il presidentissimo giallorosso di tutti i tempi sino ad oggi) o spostare la sua ubicazione fuori la Città con la costruzione di un impianto ex novo. E chi dovrebbe assumersene l’onere? Il Comune capoluogo?

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Si, l’argomento è materia di un disputa apparentemente dialettica fra le diversificate tesi per ora non chiaramente esposte. La società del Catanzaro è per lo spostamento e la costruzione come si diceva ex novo della struttura. Non ovviamente per la disputa del prossimo campionato (quindi i milioni di euro già spendibili devono essere impiegati) ma per un futuro prossimo. Papale papale- qui lo dico e poi lo…nego- i Noto sono per la tesi “nuovo impianto fuori dalla Città”. Tesi che sostengono spinti da una visione imprenditoriale. I cittadini a metà del guado. Il Comune? Mah! Una esclamazione che dovrebbe avere vita breve perché ci si attende una chiara presa di posizione sulla materia.

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Come andrà a finire? Come le tante altre situazioni cittadine –malattia atavica colorata o imbrattata da diversi colori della politica- a tarallucci e vino? A proposito a Vinitaly grande successo di vini doc prodotti dalle nostre parti. Concludo:  “Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra…” Facciamo un bel referendum, e la nostra testata vi seguirà passo passo.

 

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