di ENZO COSENTINO
Fenomeno affatto normale - inspiegabile e ingiustificabile - quello accaduto ieri al “Ceravolo”. Uno stormo di “aquile” in tre minuti si trasforma in “polli” (LEGGI QUI LA CRONACA DELLA PARTITA). E regala tre punti alla Ternana in un cestino natalizio con tanto di fiocco giallorosso. In soli tre minuti di recupero finale il Catanzaro ha “freddato” l’entusiasmo di chi, sugli spalti, si sarebbe anche accontentato di un punto.
La Ternana è una “signora squadra”, che ha creduto sino all’ultimo respiro, senza distrarsi, di poterla vincere, la partita. Un diavolo per capello – e ne ha tanti in testa - Grassadonia ha (s)gridato negli spogliatoi. Se l'è presa con tutti. Una metamorfosi umorale - comprensibile e leggittima - quella del tecnico: da soddisfatto (sino all’uno a uno) a deluso e inca…volato per i due episodi che hanno provocato la trasformazione dei suoi ragazzi da “aquile con artigli” in “polli”, peraltro neppure ruspanti. E Celiento è rientrato negli spogliatoi con il musone: il suo bel gol, che ha fatto sognare sugli spalti, non è servito a nulla.
Ora occorre eliminare tutta la bile in corpo e riprendere con fiducia. Che si assista, dalla prossima, al fenomeno inverso: da “polli” nuovamente in “aquile”. E’ possibile! Aquile per volare alto? Il presidente Noto e il suo staff tecnico preparino in tempo una slitta per portare nel “nido delle aquile” qualche “aquila reale”.
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