Il corsivo giallorosso, archiviare questo pareggio: è il momento di stare vicino alle Aquile

di ENZO COSENTINO

Il Catanzaro non sa più vincere! Perché? Nessun alibi come scusante. Il pareggio con il Palermo un contentino da sollievo. Un po’ di “filosofia”fa bene al…fegato per eliminare tossine e non guasta: meglio un punto che nulla.

E chi è superstizioso se la prende con un… “nobile” che era in campo e se la cava: porta sfiga, con lui il Catanzaro non ha mai vinto.

Più si avanti nella stagione e più ci si accorge quanto sia difficile la “B” e mantenere ritmi elevati. Il Palermo era alla portata dei giallorossi. Il momento più commovente della serata, fredda sotto tutti i punti di vista, il minuto di raccoglimento per quel grande, grandissimo campione di Gigi Riva. Chi non ha vissuto il suo tempo, non lo ha visto giocare, non si privi del piacere di leggere quanto gli storici del gioco pallonaro hanno scritto sul Riva.

Torniamo a parlare di questo pareggio casalingo. Palermo ineccepibile. Ha centrato l’obiettivo che il tecnico Corini aveva studiato.

I sogni di vittoria che “santo Biasci” con il suo gol capolavoro aveva autorizzato a fare sugli spalti giallorossi, son durati soltanto parte del primo tempo e pochi minuti di inizio del secondo. Il gol di Segre a freddo dopo tre minuti d’inizio ripresa ha stordito le “aquile”. Un'altra perla l’ha regalata il solito Fulignati con una parata miracolo. Fuori dal pessimismo allora tutti d’accordo con mister Vivarini: partita niente male. Ha fatto tatticamente quanto è stato possibile.

Il pareggio di questo anticipo va messo in archivio. E’ il momento di stare stretti vicino alle “aquile”. Già dal prossimo impegno in trasferta le cose potrebbero – e devono- cambiare. Dovrà essere abbattuto l’interrogativo: perché il Catanzaro non sa più vincere? Perché vogliamo continuare a scrivere, dire e credere che le Aquile giallorosse  torneranno a volare alto verso mete tranquille.  

CLICCA QUI