Il corsivo giallorosso: punto da non disprezzare. Benedetto Var, maledetta traversa (per Petriccione)

di ENZO COSENTINO

Un altro punticino nel carniere delle aquile giallorosse. Partita con diverse sfaccettature tecnico-tattiche quella giocata dal Catanzaro al “Ceravolo” contro una Juve Stabia niente male. Anzi insidiosa e con un pressing sempre asfissiante. Benedetto VAR al 56°: sentenza inoppugnabile sul gol di Candellone. Posizione irregolare del giocatore campano e rete annullata. La Juve Stabia ci resta male e perde da quel momento sprint. Il Catanzaro evitato lo svantaggio si ritrova, ragiona di più. Meno palloni sprecati e più.. geometria.

Sugli spalti, il cuore dei tifosi giallorossi batte sempre più forte e la speranza di una vittoria è l’ultima a morire. Ci poteva pure stare se al 25° un tiro di Petriccione, giocatore in crescendo, non avesse trovato i legni. Questione di millimetri.

Al tirar delle somme si può ben affermare che il risultato fotografa i valori reali espressi dal Catanzaro.

Troppo presto –dopo solo due gare anche se giocate in casa- per dare giudizi defintivi.

E Pietro Iemmello, cuor di capitano, avrà imprecato, e di brutto, quando il suo colpo di testa a gara quasi chiusa ha trovato il portiere avversario pronto alla risposta.

Nel gioco dei “se” ci potrebbe stare il “se Pittarello fosse stato in campo sin dall’inizio gara qualcosa di  più il Catanzaro l’avrebbe potuto rimediare. Quanto meno nel confronto muscolare avrebbe creato qualche problema ai campani. Ma i “se” non portano da nessuna parte. Allora testa alla gara infrasettimanale. Si gioca a Cesena. Altro esame per le aquile giallorosse. E per la filosofia di gioco che mister Caserta intende applicare. L’importante è che il popolo giallorosso stia, come sempre ha fatto nel recente passato, con la squadra.

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