Il corsivo giallorosso. Quaterna mancata ma il Catanzaro può fare ancora tombola

di ENZO COSENTINO

“Quaterna” sognata, “quaterna mancata”. Dall’urna di Torre del Greco –tabù per i “giallorossi- i numeri non escono. Estrazione mancata. Un solo punticino che, alla fine, non è da sputargli sopra. Poteva andare peggio ai dieci superstiti del Catanzaro rimasti in campo e costretti a tirare la carretta dopo l’espulsione di Fazio. Due cartellini gialli per il difensore e squadra in  inferiorità numerica dal 36° del primo tempo.

La Turris al gol di vantaggio avrà pensato che era fatta. Mai fare i conti senza l’oste! E l’oste di turno da Catanzaro è stato Di Massimo. Ha servito alla Turris un bicchiere di buon vino di casa nostra ma con tante gocce di “veleno” dentro. E già, il bel gol dell’attaccante fiacca gli avversari campani. Nel secondo tempo la “resistenza” giallorossa spezza ogni attacco avversario. Partita del Catanzaro, comunque, nel suo insieme accettabile. Squadra viva. In parità numerica anche se non c’è la controprova tangibile le aquile la sospirata quaterna l’avrebbero potuto fare. A mister Calabro è toccato l’esilio, lontano (ma anche vicino) in un angolino. Per un turno ha dovuto cedere la panchina a suo secondo Villa. Ma gli ordini Calabro li avrà mandati con un piccione viaggiatore. Ordini precisi e trasmessi alla squadra hanno dato riscontri. Risultato equo.

Un grazie a tutta la compagnia giallorossa. Ed anche a Giannone che dal dischetto ha fallito una ghiotta occasione quando il risultato era ancora fissato sul pari. Il Catanzaro ha ancora tempo e occasioni per fare “tombola” prima del Bari. Il terzo posto è ancora in palio!

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