Il corsivo giallorosso, quattro gol capolavoro per confermare: al "Ceravolo" non si passa

di ENZO COSENTINO

Una gran bella partita, rigorosamente in tinta giallorossa.

Non poteva essere diversamente per un Catanzaro da grandi numeri. Pioggerellina dall’alto del cielo. Pioggia di gol sul malridotto terreno da gioco del “Ceravolo”. E’ questo il problema! Il Cerignola è stato “audace” nelle prime battute di gara, solleticando i padroni di casa. Nervi saldi nel Catanzaro e quel furbacchione di Biasci a nome di tutta la squadra apre la danza del gol. Come dire: vai col liscio. Primo dei quattro capolavori che le “aquile” hanno inanellato e offerto alla memoria del grande sportivo-tifoso Mimmolino. Un grande gesto. Da ricordare. Un gesto, da dimenticare, invece, quello che ha fatto, dopo il suo gol-bis, Iemmello. Visto da tantissimi e non rivolto, sicuramente agli ospiti. 

Una caduta di stile. Esuberante il bomber catanzarese ma essendo un campione e non un ragazzino da strada certi...sfoghi deve tenerli per se e per il vero destinatario della sua...missiva. Per amor di...patria, chiudiamo gli occhi e dimentichiamolo. 

 Andiamo ad un altra storia. Ci si chiede: ma le scarpette di Vandeputte sono alla nitroglicerina. Si, dai suoi piedi  partono bombe. Potenti come quella di questo pomeriggio che ha portato a due il vantaggio qualche minuto prima di tornare negli spogliatoi. Nel secondo tempo giallorossi sempre a comandare e ripetere agli “audaci” pugliesi: buoni ragazzi al “Ceravolo” non si passa. Lo “zar Pietro” con la sua splendida doppietta lo conferma. Quattro gol ma potevano essere anche cinque o sei perché le condizioni la squadra di Vivarini le ha costruite. Ma non ha colto il segno. Chi si accontenta gode. Godiamoci allora il solito e sempre augurale ritornello: “ il Catanzaro c’è”.

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