Il corsivo giallorosso. Serenata giallorossa sul neutro di Lecce: alla "prima" non stecca nessuno

di ENZO COSENTINO

Serenata giallorossa a Lecce. Le aquile cantano felici la canzone più bella per una partita di calcio: vittoria. Sudata ma strameritata. Poco importa che sia arrivata nel finale dal dischetto del rigore. Vandeputte strega con lo sguardo il portiere umbro e poi lo fulmina. Un finale di fuoco e la gioia dei pochi coraggiosi sostenitori presenti sugli spalti, esplode.

Una serata da gran portiere per Fulignati che ha “regalato” almeno tre parate-miracolo. Non si offenda alcuno: in questo momento è giallorosso più in forma. Ma c’è festa anche attorno a Biasci per il suo primo gol in B. Provvidenziale. Peccato per un suo colpo di testa andato a vuoto nella ripresa. Poteva essere il bis.

Rendimento nella norma per tutti gli uomini del presidente Floriano Noto rintanato nel suo angolino. Ma negli spogliatoi forse si è prodigato nell’alargire un bravo a tutti. Staff tecnico altrettanto soddisfatto D’andrea e Veroli due realtà che al maestro Vivarini torneranno utili nel corso di un campionato per nulla facile. Un peccato che la prima vittoria non si sia  potuta festeggiare al “Ceravolo”. Le occasioni non mancheranno. Può essere questa appena iniziata- come canta Battiato: “ la stagione dell’amore”.

Vittoria di rigore e vittoria…di rigore è stata

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