Il Csv di Catanzaro di Crotone e di Vibo Valentia esprime il cordoglio per la morte di Egidio Chiarella

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Egidio Chiarella
  14 maggio 2020 18:20

La notizia della scomparsa di Egidio Chiarella ci addolora moltissimo. Ieri, nel comunicato riportato dalla stampa locale, si faceva riferimento alla sua attività di giornalista, saggista di chiara impronta cattolica e professore, ma soprattutto di consigliere regionale e di firmatario di importanti leggi che hanno avuto ripercussioni importanti per la Calabria, prima fra tutte quella sui servizi sociali e sul Piano Sociale regionale. Ma per noi Egidio Chiarella è stato soprattutto colui che ha dato una spinta propulsiva decisiva alla nascita dei Centri di Servizio per il Volontariato nella nostra regione, cercando di recuperare il ritardo rispetto agli omologhi centri del nord e del centro Italia.

L’aver compreso prima di tanti altri il ruolo fondamentale che veniva riconosciuto per legge ai Centri di Servizio, e che in una regione come la Calabria poteva contribuire a risollevare le sorti dell’allora quasi sconosciuto mondo dell’associazionismo, è stato sicuramente frutto di lungimiranza politica, dettata da profonda umanità.

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La prima riunione del Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il volontariato della Calabria si è avuta proprio sotto il suo coordinamento, il 21 aprile 2004: in quell’occasione Chiarella dichiarava appunto che ''l'istituzione dei Centri di Servizio, oltre a riprodurre un risultato storico per la nostra regione, rappresenta un momento di crescita per le associazioni di volontariato, iscritte e non iscritte nei registri regionali, in quanto a queste ultime è stato fornito uno strumento di supporto concreto e determinante''. Ha guidato il Comitato di Gestione per anni, forse quelli più decisivi, perché legati alla fase della “partenza”, e poi, per oltre due lustri, ha ricoperto il ruolo di consigliere regionale, apponendo la propria firma su atti e provvedimenti importanti in diversi settori, dalla comunicazione all’urbanistica, e, naturalmente, alle politiche sociali. Una lunga malattia se l’è portato via, ma a noi resta l’impronta che ha voluto dare allo sviluppo della Calabria, che parte dall’attenzione ai bisogni delle persone e diventa patrimonio di tutti.

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