Il degrado di Villa Margherita tra bugie e verità, Rotundo ribadisce le sue accuse a Cavallaro

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images Il degrado di Villa Margherita tra bugie e verità, Rotundo ribadisce le sue accuse a Cavallaro

  07 dicembre 2019 15:57

"La madre di tutte le bugie del ripescato Cavallaro è l’unica verità mai detta". 

Lo scrive Cristina Rotundo, consigliere Comunale #fareperCatanzaro.

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"Mentire sapendo di mentire è la dimostrazione di quale sia il suo terreno di sottocultura e incompetenza nel quale si radica e dal quale prende linfa questa Amministrazione che ha ridotto l’istituzione comunale ad un livello di indecenza inaccettabile. Ha parlato di tutto e di più, non potendo rispondere nel merito al mio ultimo intervento, scrivendo tra l’altro che, i miei principi politici sono basati su minacce, e per questo lo invito ad andare a querelarmi, diversamente lo farò io".

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"Dica - sottolinea ancora - intanto alla città se i bagni pubblici di Villa Margherita sono fruibili, se la pavimentazione è regolare in tutti i tratti, se il chioschetto oggi non è adibito a deposito di spazzatura, se il campetto di calcetto è fruibile, se quel romantico laghetto, in cui si specchiavano alberi e lungo il quale si poteva passeggiare in tutte le stagioni ammirando i cigni è invece oggi frequentato solo da roditori, mentre poteva essere instagrammabile in questi nostri giorni cosi social, ci dica delle vasche dei pesci rossi, delle aiuole, delle fontanelle, dei giardinetti, dei viali degli innamorati e del mitico cavalluccio Jolly, ed infine ci dica dove sono finiti i vecchi giochi del parco precedentemente rimossi. Potrei perdere altri 5 minuti del mio prezioso tempo accompagnandolo, in presenza di tutte le testate giornalistiche della città, in Villa Margherita, affinché la città possa giudicare chi nasconde la polvere sotto il tappeto.  Intanto consiglierei a chi pensa solo a “VIVERE INSIEME” ai suoi scheletri, di guardarsi allo specchio e di fare ammenda, perché prima di aprir bocca e sparare fandonie, è bene che di scheletri nell’armadio non ve ne siano".

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