di FRANCESCA FROIO
Successo e partecipazione per l’iniziativa che ha visto svolgersi 9 e 10 ottobre il FAD nazionale dell’Associazione Geriatri Extraospedalieri, organizzato dal Presidente Nazionale dott. Pietro Gareri, con il supporto prezioso della segreteria Symposia Meeting & Congressi e delle aziende che hanno accettato la sfida della formazione a distanza.
Un appuntamento formativo, frutto di impegno e competenza che è risultato essere molto apprezzato e partecipato, nonostante le 12 ore di diretta online, ha suggellato come sempre l’importanza della multidisciplinarietà portata avanti in primis dalla società di geriatria territoriale.
Il venerdi mattina si sono tenute le sessioni dedicate ad infermieri, assistenti sociali e psicologi. Nella sessione infermieristica, coordinata dalla Dr.ssa Manuela Ammendola, tre relazioni di estremo interesse, la prima, del Dr Aldo Mauro sul Progetto Oberon, servizio integrato per l’assistenza di persone in stato vegetativo non autosufficienti presso il proprio domicilio e su tutto il territorio calabrese; la seconda, della stessa Dr.ssa Ammendola sul ruolo della dialisi peritoneale nel soggetto anziano, argomento sempre attuale e spesso negletto, ma assai rilevante per la qualità della vita ed infine la Dr.ssa Elisa Lercara ha riportato l’arte dell’infermiere nel prendersi cura dell’anziano domiciliare complesso. Nella sessione sociale, condotta dalla Dr.ssa Rosalia Perrone, argomentazioni di grande rilievo hanno acceso un focus sull’importanza delle multi professionalità in ambito geriatrico e su un contesto dove il punto di incontro tra salute e sociale è la presa in carico del paziente e del suo bisogno complesso, per finalmente parlare delle demenze e delle patologie geriatriche “in modo diverso”.
Lo psichiatra dott. Salvo Inglese ha trattato il tema del sostegno ai caregiver attraverso un’esperienza locale vissuta a supporto di un gruppo di familiari di pazienti con disturbi cognitivi e con difficoltà emotive. La psicologa Dr.ssa Brunella Ierace ha magistralmente esposto l’argomentazione su “Come comunicare con l’anziano”, infine la Dr.ssa Perrone ha parlato dell’intelligenza sociale ed emotiva e del ruolo fondamentale dell’empatia nel rapporto con l’anziano. Le conclusioni della geriatra Dr.ssa Rocca hanno sottolineato il ruolo della interdisciplinarietà, che trova il terreno più fertile sul territorio. Nell’ultima sessione della mattina, condotta dalla psicologa Dr.ssa Maria Furriolo, la stessa ha sottolineato che il setting di Cura migliore è il domicilio del paziente. Lo psicologo supporta, con interventi diretti e indiretti, la famiglia ad affrontare il trauma della malattia e la sostiene aiutandola a contenere le paure e le ansie, cosa effettuata anche durante il periodo Covid attraverso il PC con Skype e videochiamate whatsapp.
La Dott.ssa Giuseppina Alampi si è soffermata sul riscontro, molto positivo, che la realtà virtuale ha nella riabilitazione cognitiva e in tutte quelle patologie in cui si hanno disabilità di apprendimento, disfunzione esecutiva, disturbi di memoria in ambito geriatrico. Infine, la Dott.ssa Calandriello ha presentato una relazione centrata sul vissuto del caregiver di pazienti con demenza, puntualizzando come i sintomi depressivi ed i problemi d’ansia rappresentano il vissuto più diffuso (stress cronico). Le conclusioni del geriatra Dr Lenino Peluso hanno riassunto gli aspetti chiave del rapporto emotivo del geriatra con il paziente e con l’ineludibile rapporto con lo psicologo e le altre figure professionali che condividono il peso assistenziale delle persone anziane. Gli interventi del pomeriggio sono stati effettuati da relatori dall’elevato profilo scientifico e professionale, territoriali, ospedalieri ed universitari.
In apertura la lettura del Rettore Prof. Giovambattista De Sarro sul ruolo della neuroinfiammazione nelle malattie neurodegenerative. Intelligenza artificiale e telemedicina sono state affrontate con maestria dai relatori della prima sessione, tra cui la Prof.ssa di Geriatria di Varsavia Katarzyna Broczek, che tra l’altro ha accennato ad un importante progetto europeo in collaborazione con AGE e 5 diversi paesi europei riguardante la prevenzione delle riospedalizzazioni dei pazienti con scompenso cardiaco utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla telemedicina. Sono intervenuti i Dr. Salvatore Putignano, Maurizio Cipolla e Giovanni Veneziano. La seconda sessione, moderata dal Presidente eletto AGE Dr Raffaele Conforti, ha trattato la gestione della BPCO ai tempi del Covid.
Si è parlato tra gli altri argomenti di BPCO, comorbilità con scompenso cardiaco ed insufficienza renale cronica, gestione del diabete e malattie rare. Sono intervenuti i Dr. Filippo Fimognari, Andrea Corsonello, Mario Sorgenti ed il Prof. Nicola Ferrara. La terza sessione, moderata dal Dr Luigi Forgione, ha trattato la gestione del paziente complesso sul territorio. Sono intervenuti i Proff. Francesco Corica, Angela Sciacqua, Agostino Gnasso, Rita Citraro, sostituita dalla Dr.ssa Roberta Roberti ed il Dr. Gianluca Isaia. In chiusura il Prof. Francesco Perticone ha chiuso con una lettura sulle malattie rare nell’anziano. La mattina del sabato, infine, si è aperta con la brillante relazione dello spagnolo Dr Julio Josè Secades, che ha parlato di fattori di rischio cardiovascolari nel deterioramento cognitivo, trattando anche dell’importante studio in corso LATAM portato avanti in America Latina, è proseguita con relazioni di altissimo contenuto su nutrizione, attività fisica, terapia farmacologica nelle demenze, trattamenti neuroprotettivi nella depressione ed approccio bioingegneristico nelle demenze.
Moderati dai Dr. Attilio Giacummo e Francesco Badagliacca, si sono succeduti i Dr. Nicola Veronese, Laura Calcara, Vincenzo Canonico, Antonino Cotroneo e Pietro Cinaglia, con il Prof. Pasquale De Fazio. Altri argomenti di grande valore sono state le attualità sul ruolo del microbiota intestinale nelle malattie neurodegenerative, sul trattamento della sarcopenia e sul ruolo pleiotropico della vitamina D, con gli interventi del Prof. Ludovico Abenavoli e dei Dr. Giovanni Ruotolo e Giuseppe Pistoia.
L’ultima parte della mattinata e del FAD, moderata dal Dr Corrado Carabellese è stata dedicata proprio alla pandemia, a come è stata affrontata nelle lungodegenze, al ruolo del volontariato, e con ciò che ci ha insegnato e ci sta insegnando il COVID-19, con gli interventi dei Dr. Giuseppe Battaglia ed Alba Malara e dell’Avv Pietro Marino di VitaAmbiente. Anche in questo caso i relatori sono stati, nel pieno rispetto della multidisciplinarietà e dell'interprofessionalità, territoriali, ospedalieri ed universitari, con elevato indice di gradimento dei discenti. Come si è detto, il tutto rimarrà online sul sito ECMFAD per tutto l’anno.
“Questo nuovo modo di fare formazione, per certi versi obbligato dai tempi pandemici ma di grande utilità pratica - ha spiegato il Dottore Pietro Gareri, promotore dell’iniziativa formativa - ha gettato un solco che traccia nuovi ponti di collegamento in medicina, destinati a valorizzarsi ancor di più nel tempo, se non altro per rimarcare il difficile periodo storico e l’adattamento che l’uomo, da essere intelligente, opera alla ricerca di soluzioni alternative valide e non meno ricche sotto il profilo squisitamente umano ed empatico”.
“Ed è forse questo il messaggio che il Convegno FAD ha lasciato ai discenti, numerosi anche dopo tante ore dietro ad uno schermo piuttosto che a condividere la giovialità nello stare insieme, magari guardandosi negli occhi. Ma forse questo mezzo - ha concluso il professionista- aguzzerà ancor di più la capacità, in fondo, di scrutarsi d’ora in poi vicendevolmente nella profondità dell’anima”.
“Il futuro della geriatria territoriale: dalla ricerca alle innovazioni, tra telemedicina ed intelligenza artificiale”, rimarrà sul sito ECMFAD fino al 31 dicembre 2020.
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