Il Garante dei detenuti di Reggio Calabria visita gli istituti penitenziari della città

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Il carcere di Reggio Calabria
  16 agosto 2020 15:11

ll Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria Giovanna Russo e l'assessore comunale alle Politiche sociali Lucia Anita Nucera, nel giorno di Ferragosto e della festività dell'Assunta, si sono recati in visita agli istituti penitenziari di Reggio Calabria, Arghillà e "G. Panzera".

"Dovere istituzionale, oltre che umano e personale - ha affermato il garante Russo - il 15 agosto che è per molti un momento di convivio familiare, occasione per stare con amici (pur sempre nel rispetto delle regole e restrizioni covid). Proprio sulla scorta di un pensiero soprattutto umano oltre che in qualità di garante del comune di Reggio Calabria in ragione delle funzioni che esercito al fine di dare un segno di non dimenticanza, di presenza e vicinanza a quanti si trovano nei due istituti penitenziari reggini oggi si è volutamente dedicato un momento di attenzione agli 'ultimi' agli 'invisibili' della società . La visita in carcere nel giorno di ferragosto è una consuetudine consolidata in seno al coordinamento nazionale dei garanti territoriali, sulla scorta delle iniziative promosse dai radicali. Ringrazio, innanzitutto, la dottoressa Patrizia Delfino in rappresentanza del dott. Calogero Tessitore ed il personale di sorveglianza penitenziario tutto di Arghillà per l'accoglienza riservataci, l'ispettore del plesso "Panzera" di Reggio Calabria che ci ha accompagnate durante la visita odierna. Silenzio, isolamento e solitudine dei cuori, perfino di chi sa di avere sbagliato, sono stati i sentimenti che anno accompagnato questo prima visita ufficiale all'interno degli Istituti penitenziari".

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"Da donna - ha aggiunto Russo - sento di voler dedicare un pensiero e particolare attenzione alla sezione femminile del 'Panzera' per il quale sono già state realizzate negli scorsi anni attività mirare alla realizzazione di percorsi di reinserimento delle stesse nella società. Infine sento di cuore di voler ricordare e ringraziare il segno di una presenza costante e momento di preghiera grazie al cappellano e ad una sorella della Fraternità Maria Immacolata - Piccoli Fratelli e Sorelle dell'Immacolata di Bagnara Calabra (nel braccio femminile) proprio in un caldo giorno festivo a testimoniare supporto e vicinanza ai detenuti. É qui che cogliamo l'importanza dei gesti. Azioni per le quali forse una nuova strada rieducativa è possibile: quella per cui il carcere non sia una parte sconnessa dalla società quanto piuttosto una parte della stessa. Oggi più che mai risulta necessario vincere la sfida della rieducazione penale, creando opportunità di vita alternative".

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