Il Governo firma i provvedimenti per i sindacati delle Forze Armate, soddisfatto il Nuovo sindacato carabinieri

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Toni Megna e Igor Tullio
  03 aprile 2024 19:51

“Gli impegni sono stati rispettati: il Governo ha firmato i decreti che individuano le associazioni sindacali, dando il via definitivo al cambiamento”: lo dichiarano i segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri Toni Megna e Igor Tullio, commentando la firma, da parte del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, dei provvedimenti per i sindacati delle Forze Armate che segnano l’avvio dei rinnovi contrattuali.

“La legge 46 del 2022 – spiega Toni Megna – ha consacrato la nascita delle associazioni sindacali: dalla promulgazione, la loro crescita è stata esponenziale, raggiungendo la rappresentatività che proprio qualche giorno fa è stata ufficializzata presso il Comando Generale dell’Arma”.

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“La necessità sempre più urgente di un sindacato operativo a pieno titolo – aggiunge – nasce dal bisogno di orientare verso la stessa direzione efficienza istituzionale e realizzazione dei militari”.

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Parole pienamente condivise da Igor Tullio, che evidenzia la valenza epocale del passaggio sancito dalla recente legge sui sindacati militari.

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“Legge che – sottolinea – rappresenta una svolta di portata eccezionale per i militari che non saranno più considerati lavoratrici e lavoratori di serie b: diamo atto al Governo,  a cui va il nostro ringraziamento, di avere intrapreso un grande cambiamento che, di certo, contribuirà a migliorare la qualità dei servizi a beneficio dei territori e dei cittadini”.

“Ora tocca all’Arma dei Carabinieri e ai sindacati – afferma – procedere in direzione della costante ricerca di un punto di incontro che sintetizzi tutte le esigenze”.

“Le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari – osserva ancora Igor Tullio – hanno sostituito la rappresentanza militare in tempi rapidissimi”.

“L’Arma – conclude – conta attualmente oltre trentacinquemila iscritti ai nuovi organismi: colleghi che hanno deciso di pagare di tasca propria per farsi rappresentare da realtà sindacali che non gravano sull’Amministrazione, dinamiche, efficaci e per nulla dormienti”.

 

 

 

 

  

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