In Calabria attualmente la disoccupazione è al 21,6%. Quella giovanile è circa il doppio, 52,7% e il rischio di spopolamento di questa regione è più che evidente. In Calabria c'è anche un primato negativo in termini di precarietà e si tratta di un fardello abbastanza ingombrante. I protagonisti di questo primato sono uomini e donne, giovani e meno giovani meglio noti come tirocinanti.
Molti di essi operano presso Ministeri Giustizia,Miur,Mibact e sopperiscono alla cronica carenza di personale con un rimborso spese di 500 euro e senza vantare alcun diritto in termini contributivi e previdenziali. Sono lavoratori che rientrano nel bacino della mobilità in deroga e lavoratori disoccupati.
"L'amministrazione regionale precedente si era fatta garante - scrivono alcuni di loro in una nota - di assicurare a queste persone in situazione di reale svantaggio una reale prospettiva in termini di garanzie lavorative e pertanto queste persone vivono quotidianamente sulla propria pelle un calvario in termini d'incertezza riguardo al proprio futuro e accontentandosi di vivere di proroghe in proroghe per non sprofondare nel baratto più assoluto".
"A ciò si aggiunge l’indifferenza del governo giallo-rosso (ma anche di quello precedente) di trovare soluzioni adeguate per questi lavoratori".
La cosa più grave - denunciano - è che si continua ad illudere queste persone con vane promesse sul proprio futuro lavorativo senza che ci sia un reale interesse nel risolvere questa problematica e offrire pertanto garanzie a queste persone".
"Il 26 gennaio in Calabria è stata designata la nuova Giunta regionale, terra di tirocinanti e di vane promesse ”.
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