Il gruppo Catanzaro con Abramo: "La proroga temporanea è l'unica via d'uscita percorribile"

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  13 settembre 2019 13:18

“Unità e condivisione bipartisan, questa è la strada da seguire per provare a uscire dalla crisi in cui versano il “Pugliese-Ciaccio” e il comparto sanitario calabrese”. o hanno affermato i consiglieri del gruppo “Catanzaro con Abramo”, Rosario Mancuso, Demetrio Battaglia, Enrico Consolante, Filippo Mancuso e Fabio Talarico. “Per questo motivo, la proposta lanciata dal sindaco Abramo, relativa alla stesura di una legge regionale che proroghi di due mesi i contratti dei precari del “Pugliese-Ciaccio”, è la più razionale e migliore possibile”.

I consiglieri hanno sottolineato: “La condivisione unanime che ha ricevuto l’idea del primo cittadino del capoluogo, che ha anche ricordato quanti spazi ci siano, nella sanità calabrese, per l’assunzione degli idonei nelle graduatorie, è senz’altro una bella notizia: la Regione, il Consiglio regionale, il dipartimento Tutela della salute, i sindacati, hanno tutti capito l’importanza della proposta e, ne siamo certi, proveranno a bruciare le tappe per far sì che questa soluzione tampone, sinergica e concertata, permetta a tutti di prendere il tempo necessario affinché la situazione venga completamente risolta dal nuovo ministro della Salute”.

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“Il Comune, da destra a sinistra, ha fatto la sua parte in questo percorso – ha aggiunto il gruppo “Catanzaro con Abramo” -, per cui bisogna ricordare gli sforzi, in tal senso, portati avanti dalla commissione Politiche sociali, presieduta da Manuela Costanzo, o gli interventi di altri esponenti di maggioranza e minoranza a Palazzo De Nobili. L’input decisivo del sindaco Abramo, che si è costantemente confrontato con il dg del dipartimento Tutela della salute, Antonio Belcastro, e con il delegato del governatore Oliverio alla Sanità, Franco Pacenza, ha consentito di individuare il percorso finalizzato a sbloccare un impasse che avrebbe frustrato le speranze di circa 200 famiglie – quelle dei lavoratori precari in via di licenziamento – e reso ancora più complicata l’erogazione dei servizi dell’azienda ospedaliera del capoluogo. Ora – hanno concluso i consiglieri – si intravede uno spiraglio che deve essere allargato in fretta”. 

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