Il liceo 'Galluppi' celebra Emilio Pallavicini di Priola, protagonista della storia della Catanzaro risorgimentale

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images Il liceo 'Galluppi' celebra Emilio Pallavicini di Priola, protagonista della storia della Catanzaro risorgimentale
Giuseppe Cosentino, Francesca Rizzari Gregorace, Carmine Pinto, Donatella Monteverdi e Salvatore Bullotta
  21 gennaio 2023 15:30

di FRANCESCO IULIANO

‘Due vite parallele. Due personaggi che combattono una battaglia senza esclusione di colpi e che interpretano, in modo diverso, la cultura della guerra, la cultura della violenza intrecciata con la politica che agiva in nome della ragion di Stato’.

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C’è tutto questo ma anche uno spaccato del Risorgimento italiano, nel volume dl titolo ‘Il brigante e il generale – La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola’, edito da Laterza, scritto dallo storico del brigantaggio e professore ordinario all’università di Salerno, Carmine Pinto.

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Il volume ha fatto da spunto al dibattito pubblico dal titolo ‘Un protagonista dell’Italia unita nelle carte dell’Archivio Storico Comunale di Catanzaro. Emilio Pallavicini di Priola’, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, nell’ambito delle politiche di valorizzazione del patrimonio archivistico, allestito nell’aula Magna del liceo classico ‘P. Galluppi”, che ha coinvolto studentesse e studenti del liceo, accompagnati dalla professoressa Maria Perricelli che si sono confrontati con il professore Carmine Pinto, l’assessore comunale alla Cultura, Donatella Monteverdi, la ricercatrice Francesca Rizzari Gregorace, il vicepreside  del Liceo, Giuseppe Cosentino  e lo storico Salvatore Bullotta. 

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“Il generale Pallavicini - ha detto in apertura Salvatore Bullotta -, è tra i più noti militari italiani del 19esimo secolo, impegnato nella guerra al brigantaggio e nello scontro in Aspromonte con Garibaldi del 1862. Un personaggio che, nel 1865, quando presiedeva il comando militare di Catanzaro, fu anche insignito della cittadinanza onoraria della nostra città per la lotta alla criminalità dell’epoca.  Qui conobbe e sposò Ottavia Manfredi, proveniente da una famiglia legata alla storia del Risorgimento calabrese. E’ da una ricerca d’archivio, che sono emersi i documenti riguardanti il generale e il suo rapporto con Catanzaro”.

L’appuntamento di questa mattina, nato da un’idea dell’assessore Monteverdi nell’ambito della valorizzazione del patrimonio archivistico cittadino, con il coinvolgimento degli studenti del Liceo, ha voluto stimolarli alla conoscenza  di personaggi che sono stati protagonisti della storia di Catanzaro. “Pallavicini - ha detto Donatella Monteverdi - ha vissuto a lungo nella nostra città ed ha spostato Ottavia Manfredi, una catanzarese. Di quanto ha fatto Pallavicini nel periodo trascorso in città, c’è traccia nei documenti custoditi nel nostro Archivio e che sono a disposizione dei cittadini che, nelle loro visite, saranno accompagnati dal personale della ditta alla quale sono stati affidati i servizi di consultazione. Il nostro auspicio è che, in un prossimo futuro, si possa proseguire alla scoperta di altri personaggi che hanno fatto la storia di questa città come, ad esempio, Emilia Zinzi”.

Al professore Carmine Pinto, il compito di descrivere le biografie dei due personaggi protagonisti del suo libro: il generale dei briganti Carmine Crocco ed il marchese Emilio Pallavicini di Priola, uno dei più brillanti militari del Risorgimento. Due personaggi - ha commentato Pinto  - che avevano ben poco in comune ma che, ognuno per il loro ruolo, hanno lasciato la loro traccia nella storia del Risorgimento”. 

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