Il Maestro Naso racconta la ripartenza del Conservatorio di Musica di Vibo: "Boom di domande"

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Vittorino Naso
  18 settembre 2020 07:10

di CLAUDIA FISCILETTI

E' tempo di ripartenza per la musica che, nonostante sia stata un ingrediente fondamentale durante il periodo di lockdown, adesso si sta risollevando, passo dopo passo. Nella fattispecie è il caso del Conservatorio di musica Fausto Torrefranca di Vibo Valentia e del suo direttore, il maestro Vittorino Naso, che in questi giorni sta raccogliendo le adesioni per le iscrizioni del nuovo anno. Non solo, oltre a prender parte alla 43esima edizione di "MusicAMA Calabria" (LEGGI QUI), il maestro Naso gode di un'esperienza decennale nell'ambito della musica, ha collaborato con compositori italiani del calibro di Ennio Morricone, Nicola Piovani, Franco Piersanti e Marco Frisina -per citarne solo alcuni-, ha girato il mondo in tour toccando i palchi di Stati Uniti, Inghilterra, Brasile, Spagna, Francia, Russia, Cina e Giappone. Dunque, il maestro Naso sa bene cosa sia la musica e quanto sia importante oggi, ne parla in maniera più approfondita nell'intervista rilasciata a La Nuova Calabria, raccontando i progetti per il Conservatorio di Vibo Valentia e ricordando uno dei momenti per lui più significativi vissuti col maestro Morricone.

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M° Naso, è tempo di iscrizioni per il conservatorio, quante adesioni ha ricevuto fino ad ora?

“Ci sono state, al momento parecchie domande, sinceramente più di quelle che speravo, vista la situazione epidemiologica che ha colpito l’insegnamento e l’esecuzione musicale in maniera molto pesante. Ribadisco che l’attività performativa e musicale in genere non può essere espressa online, per tutta una serie di motivi quali la qualità del suono, la latenza, la compressione, il rapporto pubblico-esecutore e allievo-maestro”.

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Come si è adoperato il conservatorio per gestire il rischio di contagio da covid19?

“Il conservatorio ha sempre osservato tutte le indicazioni governative in materia: abbiamo termoscanner a tutti gli ingressi, pannelli separatori in policarbonato, coprileggii in plexiglass, percorsi di entrata ed uscita e, in generale, tutto ciò che è necessario per garantire sicurezza”.

Secondo lei quanto è importante per i giovani studiare e comprendere la musica?

“Credo sia fondamentale, al di là della prosecuzione eventuale dello studio in una carriera artistica. Conoscere la musica, avere una cultura musicale ci abitua a conoscere il bello; ci rende ascoltatori attivi, in grado di poter scegliere con cognizione di causa”.

Ha lavorato con Ennio Morricone, ha un ricordo particolare su di lui?

“Ricordo la sua assoluta dedizione alla musica, alla perfezione dell’esecuzione dal Maestro richiesta ai musicisti che suonavano con lui, la sua ricerca spasmodica del suono; a questo proposito ricordo una composizione che ho suonato con lui, il titolo è Sicilo, in cui, ad un certo punto la parte richiedeva di suonare due pietre, ed è stato lui stesso che me la ha fornite dicendomi che quelle erano le uniche che aveva trovato, tra centinaia, che avevano esattamente il suono che cercava”.

Quali sono i prossimi progetti che farà con il conservatorio?

“Abbiamo già ripreso la stagione dei concerti del giovedì presso l’Auditorium dello Spirito Santo, anche qui osservando le indicazioni per la sicurezza; prevediamo un stagione di concerti introduttivi all’ascolto per le famiglie, con programmi pensati appositamente per l’introduzione alla musica classica; dal prossimo anno è mia intenzione introdurre un premio internazionale di composizione che diventi un appuntamento fisso per la nostra città”.

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