di ENZO COSENTINO
Il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, preso carta e penna, ha evidentemente sentito il bisogno “politico” di inviare un messaggio, prendendo spunto da quanto accaduto con la ormai certa istituzione di una seconda facoltà di medicina con sede all’Unical di Cosenza. Merita un attenta lettura per entrare nel suo pieno significato e capire quanto l’impegno assunto in fatto di investimenti per potenziare il sistema universitario calabrese sia fattibile. Investimenti- dice Occhiuto- che prevedono “un poderoso programma con la destinazione di 50 milioni di euro di fondi comunitari per potenziare l'offerta formativa prevalentemente nell'università di Catanzaro attraverso borse di studio di scuole di specializzazione mediche.” La chiusura del messaggio potrebbe anche sembrare una sorta di risarcimento per Catanzaro. “Se l'università di Catanzaro –scrive Occhiuto- volesse proporre una facoltà di ingegneria, valuterò nella conferenza dei rettori e voterei sicuramente a favore.” Il dato attuale dice, comunque, che Catanzaro sta sempre a guardar le stelle in attesa di vedere una cometa che discende su di essa. Sul Capoluogo di regione. Per carità di …patria e di dovere civico occorre precisare che non è tempo di barricate, di polemiche campanilistiche. La politica catanzarese, in presenza di questi recenti accadimenti è chiamata a compiere un salto di qualità sperando che abbia la forza e le p…roposte giuste. Il malcontento è diffuso ad ampio raggio fra i diversi target di cittadini.
Ho letto e riletto quanto mi ha scritto una nostra lettrice che, conoscendone il suo iter professionale nell’ambiente universitario e della ricerca, considero non soltanto credibile ma riflessiva. Riporto il suo pensiero integralmente: “Ancora una volta la Calabria è vittima di un insano pendolarismo di forze politiche le quali si configurano come leve che alternativamente vanno su e giù senza mai raggiungere quell'equilibrio che centralizza i bisogni reali della nostra terra. Catanzaro è stata depauperata di una realtà formativa importante per gli aspiranti medici, il che non significa piangere sui cocci di un insignificante campanilismo bensì precludere la fruizione di un Ateneo ove si concilia la ricerca scientifica con la pratica clinica in un percorso impegnativo quanto stimolante per i professionisti del futuro!” Gambe e braccia tagliate alla Facoltà della UMG. Non si può tornare indietro e a Catanzaro non resta altro che l’ormai famoso e fumoso pennacchio di Capoluogo di Regione. La vita continua e la politica catanzarese dovrebbe far tesoro di tutti gli accadimenti degli ultimi tempi che ne hanno offuscato il ruolo. Anche l’ultima vicenda dell’assegnazione di risorse economiche per l’attività teatrale che ha visto la Fondazione Politeama senza nulla, può essere emblematica. Diventa una esigenza vitale che tutta la classe politica si ricompatti su una programmazione condivisa per riveder le stelle, dopo aver ammirato le tante luminarie natalizie di cui ha fatto dono l’Amministrazione. Meglio di niente? No! Bisogna pretendere sempre di più e la politica catanzarese deve capirlo. Sarà capace?
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